BYOD & IOMT

FENOMENI EMERGENTI NELLA WI-FI SECURITY

BYOD & IOMT – FENOMENI EMERGENTI NELLA WI-FI SECURITY

Il BYOD (Bring Your Own Device, in italiano “porta il tuo dispositivo”,) sta portando anche nelle scuole degli enormi vantaggi, stimolando collaborazione e organizzazione tra gli studenti, e consentendo alle scuole di risparmiare e destinare i fondi a progetti importanti. Tuttavia, il BYOD fa emergere anche serie preoccupazioni per la sicurezza. I dispositivi mobili sono ad alto rischio di minacce informatiche poiché possono essere compromessi quando usati fuori dalla rete scolastica.

L’implementazione del BYOD inoltre richiede spese in termini di aggiornamento dell’infrastruttura IT e garanzie solide che la rete possa supportare e gestire il BYOD senza causare crash del sistema. Molti dei siti preferiti dagli studenti sono siti di social media (ad esempio Facebook, Twitter ecc.) che sono spesso presi di mira da malware e virus e pertanto è cruciale assicurarsi che una protezione appropriata sia presente sui dispositivi. Questa può includere gli ultimi aggiornamenti della protezione da virus, l’implementazione di una politica per le password, o ancora, un sistema di timeout che blocchi il dispositivo in caso di attacco.

Sono svariati i dispositivi fisici che gli studenti possono portare a scuola, e includono laptop, notebook, telefoni cellulari, tablet, etc. Tutti hanno i loro problemi di sicurezza individuali che le scuole dovrebbero affrontare, come ad esempio problemi di sicurezza dei dati e delle informazioni, tra cui password dimenticate, accesso non autorizzato, perdita e manipolazione di dati e così via.

Tuttavia c’è un enorme potenziale di crescita per tutti, quindi la domanda che sorge è: è possibile integrare il BYOD con sistemi di sicurezza adeguati?

Quando si introduce il BYOD in una scuola, è importante innanzitutto che le scuole istituiscano politiche normative di condotta che rendano chiare le definizioni di ciò che è accettabile e ciò che non lo è (valide sia per gli insegnanti che per gli studenti) al fine di assicurare la migliore esperienza di apprendimento possibile.

WatchGuard aiuta questo ed altri tipi di realtà a mettere al sicuro le connessioni mobili ogni giorno tramite:

  • filtraggio dei contenuti attraverso strumenti per potenziare la sicurezza nella rete e implementare tutele per la produttività.
  • Prevenzione delle intrusioni (WIPS Wireless Intrusion Prevention System) per difendere la rete wireless dalle minacce.
  • Visibilità avanzata dell’uso di Internet da parte di studenti e docenti.

Dove però la situazione si fa ancor più critica è il settore dell’IoT (Internet of Things), soprattutto nella sua declinazione di IOMT (Sicurezza dell’Internet of Medical Things)

L’Internet of Medical Things sta trasformando il settore sanitario, ridefinendo il modo in cui interagiamo, guariamo, viviamo e impariamo a stare meglio. Tutti i dispositivi integrati, come defibrillatori, microinfusori, pacemaker e così via lavorano su Wi-Fi trasformandosi di default in target sensibili per gli hacker che, approfittando del livello di sicurezza solitamente basso ed una media di 10/15 dispositivi per letto, raggiungono un potenziale di danno elevatissimo.

Watchguard a riguardo ha elaborato una strategia ottimale per questi rischi partendo da una segmentazione IoT seguita da una protezione della rete Wi-Fi con gestione tramite cloud.

Altro nodo nell’evoluzione tecnica è la telemedicina, che sta conquistando sempre di più spazio e fiducia nei pazienti fornendo follow-up soddisfacenti e un tracking delle anamnesi efficienti senza peraltro dover sottrarre tempo al lavoro con inutili spostamenti. Al contempo però questo crescente ammontare di dati sensibili è ghiotta preda per cyberattacchi, e la transizione verso un sistema sanitario che dia valore al paziente diventa alquanto delicata. Il settore sanitario è diventato terreno fertile per le estorsioni ransomware, e considerata l’importanza della posta in gioco gli ospedali sono naturalmente più propensi di altri a pagare i criminali affinché riattivino i sistemi critici.

Un semplice dato renderà lampante questa discrepanza tra volere e potere: ad oggi ci vogliono ben 123,5 giorni perché le strutture sanitarie semplicemente si accorgano che un problema ha avuto luogo e le tempistiche si dilatano maggiormente per le dovute contromisure. Su scala globale il problema si fa allarmante con una scia di computer infetti pari a circa 200.000 unità distribuite in ben 150 paesi nel mondo. La proliferazione di questi attacchi è un chiaro indicatore del fatto che una sicurezza stratificata di livello enterprise non deve più essere considerata un lusso, ma una necessità per ogni organizzazione.

Poiché le minacce sono sempre in evoluzione, le difese non devono essere da meno e pertanto su questo impervio versante Watchguard è pronto a mettere sul tavolo adeguate contromisure partendo da una verifica dell’identità blindata, un accesso remoto protetto e garanzia di prestazioni ottimali.

La Total Security Suite di WatchGuard fornisce un set completo di servizi di sicurezza coordinati, che comprende APT Blocker e Threat Detection and Response. Questi strumenti aggiungono analisi comportamentale e intelligenza correlata, che bloccano il malware apportando correzioni quasi in tempo reale.

A ciò va come di consueto ad affiancarsi una formazione del personale che sia allineata con un approccio alla sicurezza sempre aggiornato e che copra l’organigramma dei dipendenti nella sua interezza.

Ulteriore tassello in questa adozione di criteri necessari è l’HIPAA. Entrato un vigore nel 1996 (Health Insurance Portability and Accountability Act) fissa lo standard per la protezione dei dati dei pazienti negli Stati Uniti. La mancata conformità agli standard prevede sanzioni da centinaia di milioni di dollari nonché la consequenziale perdita di credibilità con potenziale revoca delle licenze mediche. Si può perciò comprendere quanta importanza abbia questo aspetto nel regolamentare e proteggere i propri dati sensibili.

Watchguard copre questi rischi con policy e procedure standardizzate grazie alle quali la vostra organizzazione può essere funzionale all’indirizzamento del personale verso pratiche più sicure con un occhio di riguardo per la gestione delle password, la memorizzazione/uso dei dati protetti sulla salute, la crittografia, le procedure di scambio dei dati protetti sulla salute, filtri per la privacy ecc.

Nel form al link sottostante troverete un prezioso e-book che vi guiderà in questo delicato quanto importante percorso sciogliendo ogni possibile nodo. Una esaustiva panoramica del settore, con annessi step per tenere il passo con l’evoluzione delle nuove risorse, saranno pronti ad accogliervi e introdurvi in questi fenomeni emergenti.

https://bit.ly/2NTXwox

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