Gli RFid per la logistica e l’inventario

come le nuove tecnologie di prossimità aiutano le aziende nel quotidiano
RFid per la logistica

RFid per la logistica e l’inventario

Ecco come le nuove tecnologie di prossimità aiutano le aziende nel quotidiano

In un precedente post avevamo già parlato della tecnologia RFid e delle sue potenzialità, con focus sull’implementazione degli asset aziendali, grazie anche ad applicazioni come CheckMe, sulla quale potete trovare maggiori informazioni qui. Il focus di oggi invece riguarda i vantaggi della tencologia RFid per la logistica e l’inventario.

RFid per la logistica e l’inventario

L’applicazione degli RFid per la logistica e l’inventario è generalmente realizzata con l’utilizzo di lettori palmari e portatili di frequenza uhf che permettono letture da a 4-6 metri di distanza.

Anche lettori fissi Uhf che controllano aree estese di un negozio o magazzino sono sempre più usati.

Le letture multiple e rapide dei tag fissati sugli oggetti da inventariare, mediante un collegamento di rete IP o Wifi, permettono a software specialistici, realizzati ad hoc, di fare un inventario rapido.

Questa operazione ha ridotto notevolmente i tempi, ad esempio da 20-30 minuti invece che parecchie ore di lavoro, permettendo il Just In Time del rifornimento merce mancante nello scaffale oppure l’inventario fiscale di fine anno. Tutta la filiera del trasporto beneficerà di questa tecnologia.

La realizzazione di un portale RFid mediante tecnologia Uhf o mediante tecnologia Hf è ad oggi l’automazione dell’industria più evoluta, che permette le letture automatiche di oggetti oppure cose dotate di tag in una fase automazione industriale.

Il tracciamento può proseguire durante il trasporto e nella gestione nei negozi, fino ad arrivare all’After sale.

RFId per la logistica 1

Naturalmente servirà definire bene il materiale per la costruzione del tag e in quale zona del bene da produrre dovrà essere applicato. È importante tenere conto che esso a contatto con i diversi materiali perderà sensibilità utile ad avere una buona lettura ripetitiva al 100%.

Cosa serve per gestire l’RFId?

Il tag

  • Nelle applicazioni più diffuse è assimilabile ad un’etichetta che viene applicata sull’oggetto

Il lettore

  • I lettori mobili sono del tutto simili ai lettori di codici a barre wireless
  • Si utilizzano lettori fissi per leggere i tag senza che nessun operatore compia delle azioni

L’antenna

  • È l’elemento che di fatto realizza la comunicazione con il tag (integrata in quelli mobili, posizionabile ed orientabile per quelli fissi)

Il middleware

  • È un piccolo applicativo software che permette al sistema informativo del cliente di comunicare con i lettori RFid
Perché il tag RFid è utile all’industria durante la filiera produttiva?

Identificazione univoca

  • Il tag RFid applicato su un oggetto lo rende automaticamente un oggetto unico
  • Per l’RFid non esistono elementi uguali, anche se appaiono uguali

Lettura a distanza e protetta

  • Il tag RFid comunica con il lettore anche se non in vista o se distante (anche parecchi metri) da esso. Il codice a barre invece necessita della vicinanza al lettore
  • Il tag Rfid può usare password per comunicare

Lettura di massa

  • Il lettore Rfid legge centinaia di tag contemporaneamente, a differenza del codice a barre che legge un’etichetta alla volta

Lettura e scrittura dati

  • Nel tag Rfid possono essere scritti, letti e modificati (anche parecchie volte) i dati necessari
  • Lettura, scrittura e modifica possono essere gestite da password
Com’è fatto un tag passivo

Il tag è il componente più importante in un sistema perché è in grado di identificare il bene al quale viene inserito oppure incollato. È costituito da un chip e da un’antenna.

Quando viene coinvolto dal campo elettrico per la tecnologia Uhf, mentre nel hf campo magnetico di un lettore, mediante l’energia indotta dall’antenna il tag è in grado di comunicare con il lettore.

L’antenna può essere realizzata da procedimenti chimici e galvanici, oppure essa può essere realizzata con filo sottilissimo di rame (0.075mm). Normalmente le frequenze più utilizzate sono due HF 13,56 Mhz. e UHF 860-960 Mhz.

L’antenna del tag provvederà a trasmettere al lettore l’identificativo, il codice in esso contenuto (all’interno del chip) e gli eventuali dati scritti.

Questa trasmissione avviene senza che vi sia un contatto fisico, bensì ad una distanza che può variare da pochi millimetri ad alcuni metri da 2 a 10 mt, tenendo conto anche della potenza del lettore RFid e delle dimensioni fisiche del tag.

I tag HF tipicamente arrivano ad una distanza di lettura di 1 mt. Mentre i tag UHF arrivano da 2 a circa 10 metri. I disturbi presenti nell’ambiente e quelli dei materiali ai quali il tag è immerso oppure incollato possono causare riduzioni di portata di lettura.

In casi come questi, con condizioni ambintali critiche, il tag con antenna a filo di rame è più efficace per due ragioni:

  • può recuperare la perdita venendo costruito ad hoc, variando l’impedenza dell’antenna cioè del design di questa applicazione per adattarsi al disturbo, recuperando così portata di lettura.
  • la seconda è che il sottile filo di rame è in grado di diffondere meglio la radiofrequenza, con una maggiore intensità rispetto alla classica antenna ottenuta da lavorazione galvanica.

In caso di letture in ambienti non disturbati e con il tag appeso senza disturbi causati dai materiali, anche il tag con antenna galvanica è in grado di dare delle buone performance di lettura. Quest’ultimo inoltre è più economico, essendo anche prodotto con alte economie di scala.

RFId per la logistica 2

RFId per la logistica 3

RFId per la logistica 4

Se sei interessato ad avere maggiori informazioni sulle soluzioni Rfid per la logistica e l’inventario, contattaci.

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