UniFi Ubiquiti - Hardware

la guida in italiano #3
UniFi Ubiquiti

UniFi Ubiquiti Networks – Hardware

la guida in italiano #3

Siamo arrivati alla terza e ultima parte della nostra guida in italiano a UniFi Ubiquiti Networks, il rivoluzionario sistema Wi-Fi che combina prestazioni di classe carrier, scalabilità illimitata, prezzo senza confronti e un controller di gestione virtuale. Dopo averne illustrato le caratteristiche tecniche in una panoramica dettagliata delle varie parti che lo compongono e dopo aver analizzato la parte software e immaginato dei possibili casi applicativi in base alle più diverse esigenze, passiamo qui a un momento ancora più pratico, con delle vere e proprie demo che mostreranno le varie configurazioni di UniFi. Anche in questo caso procederemo per F.A.Q., ovvero ponendoci le domande più frequenti per chi sceglie UniFi Ubiquiti Networks per la propria rete, e rispondendo ad esse punto per punto.

Gli Access Point UniFi Ubiquiti Networks di ultima generazione sono tutti doppia radio, MIMO 2×2 e 3×3 e 802.11ac. Queste caratteristiche quali potenzialità e modalità di utilizzo rendono possibili?

Gli Access Point Ubiquiti di ultima generazione, quindi in particolare tutti quelli con lo standard IEEE802.11ac sono dei dispositivi MIMO 3x3generalmente su entrambe le bande radio dei 2.4Ghz e 5Ghz, (eccezione del UAP-AC-LITE che è un 2×2 su tutte le bande radio e UAP-AC-LR che è un 2×2 sui 5Ghz).

MIMO sta per “multiple-input, multiple-output” e indica il numero di antenne in trasmissione e ricezione per ogni modulo radio e i rispettivi data-streams gestiti. La formula TxR:S descrive le operazioni di una stazione wireless, dove:

T= numero di antenne in trasmissione

R=numero di antenne in ricezione

S=numero di spatial data stream

Tutti gli access point di Ubiquiti sono 2×2:2 oppure 3×3:3.

Tecnicamente Spatial Multiplexing significa che una molteplicità di trasmettitori (per singola radio) inviano data stream differenti (due oppure tre) nello stesso instante e sulla stessa frequenza.

Una radio MIMO 2×2 invierà quindi sui due trasmettitori due data stream sulla stessa frequenza (contemporaneamente). I due stream verranno quindi trasmessi in parallelo usando antenne polarizzate ortogonalmente tra di loro.

Avere più antenne in trasmissione o ricezione significa in sostanza:

  • Avere delle trasmissioni radio più robuste e stabile
  • Avere maggiori velocità: se ad esempio con dispositivi ad una sola antenna (1×1) in standard 802.11n, riusciamo ad ottenere un data rate di 150Mbps, a parità di condizioni con un apparato 2×2 raggiungiamo 300Mbps e con un prodotto 3×3 fino a 450Mbps. Ovviamente il client che si collega ad un Access Point 2×2/3×3 per sfruttare tutta la velocità indicata deve avere al suo interno la stessa tipologia di antenne (mimo 2×2, mimo 3×3).
  • Avere più velocità lato cliente significa sostanzialmente aumentare la velocità a disposizione del singolo device, permettendo la gestione contemporanea di flussi dati ad alto consumo di banda (streaming video, file sharing) oppure parallelamente si possono gestire sotto un’unica cella un numero maggiore di client (maggiore densità).
Come configurare la funzionalità Uplink?

La Wireless Uplink è una caratteristica proprietaria di Ubiquiti che permette di estendere una rete Unifi senza l’utilizzo di cavi. Paragonata ad altre tecnologie simili (WDS, ad-hoc network, mesh), questa funzionalità è più semplice  e sicura.

Gli Access Point cablati alla rete rappresentano gli AP di ancoraggio e possono agganciare via radio fino a 4 Access Point simultaneamente. Entrambi gli access point, ossia sia quelli cablati (uplink) che quelli collegati ai primi via radio (downlink), possono svolgere funzionalità normali di Access Point per i client.

Gli Access Point downlink non possono però collegare in cascata altri Access Point via radio. In pratica non si possono realizzare “hop” successivi via radio.

Gli Access Point dual-band possono realizzare fino a 4 collegamenti downlink  sui 2.4Ghz oppure 5Ghz, ma useranno sempre la frequenza a 5Ghz per gli access point che hanno una radio interna a 5Ghz.

L’Access Point in downlink (ossia quello collegato via radio all’ap cablato) potrà dare accesso localmente ai client, ma bisogna ricordare che le performance si ridurranno del 50%.

Per configurare la modalità UPLINK, basterà disconnettere l’Access Point già funzionante dalla rete cablata.

Dopo questa disconnessione l’Access Point non sarà più raggiungibile dal controller e dopo circa 2-5 minuti l’UAP si troverà in uno stato di “isolate” sul controller. Arrivati a questo punto, partendo dal controller si potrà andare sull’Access Point appena scollegato dalla rete e sotto “wireless uplink”.

Sarà quindi possibile scegliere il potenziale AP di uplink (quello cablato) a cui collegarsi. L’Access Point  per collegarsi a quello cablato deve avere selezionata la stessa banda radio e la stessa frequenza dell’Access Point cablato.

Come configurare il load balancing?

Il load balancing permette di suddividere il carico totale dei client della rete su tutti i canali radio disponibili (ossia su tutti gli access point).

UniFi Ubiquiti guida 1

Si configura a livello di WLAN Group: ogni volta che si definisce un nuovo gruppo WLAN (ossia un insieme di SSID che dovranno essere poi utilizzate in una particolare rete di Access Points=Cluster) si può decidere di mettere la relativa spunta su “load balance enable”, andando a specificare anche il numero massimo di client per singola radio. Se ad esempio selezioni 30 utenti, significa che sotto un Access Point doppia radio (UAP-AC-PRO) potranno collegarsi fino a 30+30 utenti ( 30 utenti per singola radio).

Come configurare lo Zero Handoff Roaming di UniFi Ubiquiti Networks?

Nella stessa schermata vista sopra si può decidere di selezionare, per un particolare WLAN group la modalità Seamless Roaming, specificando nel dettaglio la specifica banda radio su cui abilitare la funzione (si può scegliere il 2.4Ghz oppure il 5Ghz) e il relativo canale radio.

Una volta configurata questa funzionalità tutti gli Access Point lavoreranno sulla stessa banda e sullo stesso canale radio. In pratica sarà come avere un unico grande Access Point con un solo canale radio di lavoro. Questo agevola il roaming tra una cella all’altra, riducendo al minimo i tempi di handover, ma è consigliato utilizzarlo solo in casi particolari (numero di client molto ridotto che necessitano di muoversi molto tra un ap e l’altro).

UniFi Ubiquiti guida 3

Come agganciare gli Ap al controller sia in locale (Layer2) che in remoto (Layer3)?

Di default l’aggancio degli Access Point al controller è in layer 2, ossia controller e Access Point risiedono sulla stessa sottorete (subnet). Dalla schermata del controller i nuovi Access Point agganciati alla rete, e che hanno acquisito correttamente indirizzo IP da un DHCP server in rete, compariranno sulla schermata del controller con la scritta “pending approval”. Questo significa che l’Access Point è in stato di “default” e aspetta di essere adottato. Basta schiacciare “adopt” per prendere in carico l’Access Point.

UniFi Ubiquiti guida 3

Il software di Unifi è stato però progettato per scenari in cui il controller, a differenza del caso precedente, può essere localizzato lontano dai vari cluster che poi andrà a gestire. Il controller potrà ad esempio essere installato in un data center remoto e da lì deve amministrare un certo numero di cluster remoti (insieme di AP di una singola azienda), separati geograficamente.

Per gestire gli Access Point dei vari cluster occorre quindi l’adozione di un Layer 3. L’unico vincolo per ottenere questa “adozione a distanza” è che ci sia connettività remota tra il singolo Access Point e il PC su cui è installato il controller remoto.

Utilizzando l’UniFi Discovering Tool da un qualsiasi PC collegato alla stessa sottorete su cui si trovano gli Access Point, basterà fare il discovering Layer 2 degli stessi, cliccare su uno di quelli trovati in “pending” e avviare la procedura di “adozione” layer 3.

Su “Action” andrà selezionato “set inform” e specificato l’indirizzo (url) e la porta dello UniFi Controller remoto

UniFi Ubiquiti guida 4

Qualche instante dopo l’Access Point comparirà in “pending approvals” sulla schermata del controller, pronto per essere adottato.

Un’altra modalità per l’adozione Layer 3 di un Access Point da parte di un controller remoto è quella di utilizzare la modalità SSH. Ci si collega localmente in SSH (con putty) all’Access Point (bisognerà conoscere preventivamente user/password dell’AP per accedervi).

Una volta connessi, ci si troverà davanti ad una coppia di comandi da impartire:

  1. sh restore-default (per resettare l’ap sui valori di fabbrica)
  2. set-inform http://ip-of-controller:8080/inform (comando che prepara l’adozione layer 3 in cui ip-of-controller è l’indirizzo remoto su cui si trova il controller e 8080 è la porta di defualt

Altre due modalità di adozione Layer, che citiamo soltanto, sono: DNS e DHCP option43 (meno utilizzate).

Come gestire le WLAN con UniFi Ubiquiti Networks?

Le WLAN (ssid) possono essere create all’interno di un singolo WLAN Group.

Dopo aver creato il WLAN Group

UniFi Ubiquiti guida 5

Si passa a definire, all’interno dello stesso, tutte le WLAN (SSIDs) che dovranno essere trasmesse dagli Access Point.  A questo punto va creata una New Wireless Network

UniFi Ubiquiti guida 6

Per ogni singola WLAN inserire il nome, il livello di sicurezza, applicare le guest policy e a seguire definire la WLAN e l’eventuale user group. Potranno essere creati fino a 4 SSID all’interno di ogni singolo WLAN Group.

Per associare il WLAN group appena creato allo specifico Access Point, basta selezionare l’Access Point, selezionare “Configuration” e sotto WLANs richiamare il WLAN group configurato.

UniFi Ubiquiti guida 7

Volendo, cliccando su override, si potranno sovrascrivere sul singolo Access Point sia il nome dell’SSID che la relativa WLAN di appartenenza. Questa modalità di sovrascrittura non sarà utilizzabile se nel WLAN Group sarà selezionata la modalità “zero handoff”

UniFi Ubiquiti guida 8

Come gestire la QoS?

Unifi supporta il Quality of Service basato su WMM. Gli Access Point UniFi mappano i valori DSCP in priorità WMM e processano il pacchetto di conseguenza.

UniFi Ubiquiti guida 9

DSCP to 802.1d mapping per WMM specifications, as supported by UniFi APs.

UAP considera sia DSCP che il COS e mappa i pacchetti che andranno trasmessi via wireless di conseguenza

In pratica, a seconda di come il traffic arriverà (marcato) all’Access Point via cavo, verrà marcato dall’Access Point stesso con una specifica priorità per la trasmissione via radio. Le categoria di priorità sono, dalla più alta alla più bassa:

  1. Voice
  2. Video
  3. Best Effort
  4. Background

La stessa mappatura, al contrario, verrà applicata quando l’access point riceverà traffico dai client wireless e mapperà lo stesso traffico verso la rete cabalata.

Per maggiori informazioni su UniFi Ubiquiti, contattaci.

 

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