Cambium Networks Archivi https://www.elmat.com/blog/tag/cambium-networks/ Fri, 13 Jan 2023 09:42:01 +0000 it-IT hourly 1 https://blog.elmat.com/wp-content/uploads/2019/07/cropped-favicon-32x32.jpg Cambium Networks Archivi https://www.elmat.com/blog/tag/cambium-networks/ 32 32 Nuova infrastruttura di rete Wi-Fi nella campagna di Ostuni grazie a Cambium Networks https://www.elmat.com/blog/nuova-infrastruttura-di-rete-wi-fi-nella-campagna-di-ostuni-grazie-a-cambium-networks/ https://www.elmat.com/blog/nuova-infrastruttura-di-rete-wi-fi-nella-campagna-di-ostuni-grazie-a-cambium-networks/#respond Fri, 13 Jan 2023 09:41:08 +0000 https://www.elmat.com/blog/?p=3459 Il progetto realizzato con Leonardo Informatica garantisce un’ottima connessione Nell’assolata campagna pugliese si trova una masseria in cui il futuro è a portata di… access point. La sfida più grande del progetto che stiamo per raccontarti, infatti, è stato portare la connettività in una zona non raggiunta da una linea dati per sostenere le attività...

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Il progetto realizzato con Leonardo Informatica garantisce un’ottima connessione

Nell’assolata campagna pugliese si trova una masseria in cui il futuro è a portata di… access point. La sfida più grande del progetto che stiamo per raccontarti, infatti, è stato portare la connettività in una zona non raggiunta da una linea dati per sostenere le attività dei proprietari, degli addetti ai lavori e anche degli ospiti della Masseria Santo Scalone.

La richiesta che viene fatta a molti system integrator

Molto spesso la volontà dei clienti è articolata. In questo progetto è stato così: serviva una connessione dati per rispondere alle esigenze degli ospiti della masseria e anche supportare tutte le attività che si svolgono giorno dopo giorno. Con il piccolo particolare che nella campagna di Ostuni, nella zona della masseria, non c’è rete fissa. Inoltre, il cliente ha ricordato che la masseria deve fornire un servizio eccellente per poter soddisfare i requisiti di alta qualità che la distinguono.

Quando la richiesta è questa, il system integrator sa che non può sbagliare. Così sceglie le soluzioni più affidabili, oltre che facili da installare e gestire. Così è stato per Leonardo Informatica che ha poi costruito da zero la rete adatta alle esigenze della Masseria Santo Scalone con le soluzioni Cambium Networks e il nostro supporto.

L’infrastruttura di rete Wi-Fi per la masseria di Ostuni

Nella campagna pugliese la connettività è stata portata grazie all’installazione di un ponte radio che utilizza antenne Cambium Networks. Nello specifico sono stati installati una trentina di access point della linea cnPilot e430H, e600, e700; gestiti attraverso switch di rete della linea cnMatrix MXEX2016MxPA00 e EX2028PXA.

Sulla rete si appoggiano servizi che, come richiesto dal titolare della masseria, servono sia agli ospiti, sia agli operatori della struttura. La rete Wi-Fi creata fornisce connettività ai telefoni IP,

alle smart TV e alle telecamere per la videosorveglianza, oltre a dare una connessione web da usare per navigare sui dispositivi mobili a tutte le persone che alloggiano e lavorano nella struttura.

La scelta di Cambium Networks e il nostro supporto

Cambium Networks è la soluzione ideale per aiutare i system integrator a gestire i progetti più sfidanti. Lo sa bene Leonardo Informatica, il system integrator che noi di Elmat abbiamo affiancato e supportato in tutte le fasi progettuali.

I nostri specialist Cambium Networks hanno seguito il system integrator fin dall’ideazione del progetto, dando le indicazioni utili a soddisfare le esigenze e fornendo tutta l’assistenza possibile anche in fase di sopralluogo e analisi. L’obiettivo di ogni nostro cliente, infatti, è anche il nostro obiettivo e così lo seguiamo dalla progettazione alla realizzazione.

Per questo le parole di Andrea Spadoni, titolare della Masseria e cliente di Leonardo Informatica hanno dato un’enorme soddisfazione anche a noi: “La rete installata da Leonardo Informatica risponde alle esigenze odierne di una struttura ricettiva di prestigio come la Masseria Santo Scalone, con piena soddisfazione dei clienti e nostra”.

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Smart mountain: soluzioni integrate per la sicurezza e la promozione del territorio https://www.elmat.com/blog/smart-mountain-soluzioni-integrate-per-la-sicurezza-e-la-promozione-del-territorio/ https://www.elmat.com/blog/smart-mountain-soluzioni-integrate-per-la-sicurezza-e-la-promozione-del-territorio/#respond Wed, 16 Nov 2022 08:12:03 +0000 https://www.elmat.com/blog/?p=3440 Se una città può diventare intelligente, allora anche la montagna può diventarlo. I nostri partner di Tecno World sono partiti da questo concetto e l’hanno trasformato prima in un obiettivo e poi in un progetto in carne e ossa, o meglio in “dispositivi e connettività”. A che scopo?   Perché la montagna dovrebbe diventare smart...

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Se una città può diventare intelligente, allora anche la montagna può diventarlo. I nostri partner di Tecno World sono partiti da questo concetto e l’hanno trasformato prima in un obiettivo e poi in un progetto in carne e ossa, o meglio in “dispositivi e connettività”. A che scopo?

 

Perché la montagna dovrebbe diventare smart

La montagna, come la città, necessita di sicurezza, ma non solo. Il territorio e le persone, in balia dei continui cambiamenti climatici, necessitano di concretezza, di turisti che popolano gli hotel e le piste da sci, anche quando la neve tarda ad arrivare o manca del tutto. Oltre la sicurezza, dunque, ci sono la promozione del territorio e lo sviluppo del turismo.

 

Il progetto di smart mountain a Limone Piemonte

Tecno World, in qualità di partner tecnologico di Lift SpA (la società che gestisce gli impianti di risalita) ha creato un progetto innovativo, completo e semplice, che ha coinvolto anche il comune di Limone Piemonte, paese in cui l’intero ecosistema è stato messo a frutto.

 

Il progetto è composto da tecnologie e dispositivi integrati tra loro in maniera magistrale.

– 102 telecamere Axis Communications, di cui 62 a monte e 40 a valle, gestite dal personale di  Lift e condivise con l’amministrazione comunale di Limone Piemonte. Sono state installate anche 20 webcam panoramiche per far vedere il comprensorio sciistico.

Stazioni di ritrasmissione radio wireless per le aree non coperte dalla rete in fibra che comprendono circa 80 access point Cambium Networks. La qualità della connessione è tale da permettere alle persone di lavorare in smart working anche negli ambienti di norma non coperti dal Wi-Fi.

Sensori ambientali, hot spot WiFi e allarmi.

– Un’unica piattaforma aperta basata sul software di gestione video (VMS) XProtect® di Milestone Systems per integrare tutte le soluzioni.

 

Si tratta di un’infrastruttura robusta in cui nulla è stato lasciato al caso, non solo dal punto di vista della sicurezza ma anche dal punto di vista dell’esperienza dei visitatori. Per raggiungere l’obiettivo della promozione turistica, infatti, il sistema è stato completato con dei punti di SOS, delle stazioni per la ricarica delle bici elettriche e un’app che fornisce le informazioni per i visitatori, l’accesso al Wi-Fi, le immagini delle webcam e molti altri servizi.

 

Come funziona (bene) il progetto

Per quanto riguarda la sicurezza, l’intero sistema è costantemente monitorato in una sala di controllo a Limone Piemonte, che è gestita dalle forze dell’ordine locali.

Gli interruttori di alimentazione delle telecamere e dei sensori inseriti all’interno di alcuni pali degli impianti di risalita sono stati dotati di allarmi. In caso di effrazione appare un display pop-up sul VMS Milestone. Questo grazie a un plug-in di Tecno World che integra una dashboard proprietaria in XProtect, realizzato anche per monitorare il risparmio energetico. Inoltre, in caso di interruzione di corrente, le batterie hanno 15 minuti di autonomia. Una volta ripristinata l’alimentazione, il personale può riavviare il sistema dalla stessa dashboard integrata sulla piattaforma Milestone.

Grande attenzione è stata posta anche dal punto di vista della cyber security e della protezione dei dati personali. “Uno dei grandi vantaggi di Milestone” afferma Alberto Mandrile, CEO di Tecno World “è che consente la gestione della privacy come nessun altro prodotto comparabile sul mercato. Questo ci ha permesso di realizzare due sistemi totalmente separati collegati tra loro in modo efficiente su un’unica piattaforma: quello di Riserva Bianca e quello di Limone Piemonte”.

Per sentire proprio le parole di Alberto Mandrile, puoi ascoltare il podcast basato sul suo intervento a VisionAlps, a Bolzano.

Infine dal punto di vista turistico i risultati si sono visti con un rinnovato flusso di turisti nel comune montano di Limone Piemonte. Molti giovani percorrono le piste da sci e le ciclabili del posto e diversi manager scelgono di lavorare in smart working circondati dalle vette alpine di questo meraviglioso paese.

Se anche tu vuoi creare una smart mountain, scrivici qui. I nostri specialisti sapranno aiutarti a creare un progetto come questo.

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Videosorveglianza e AI: soluzioni per i progetti nelle comunità montane https://www.elmat.com/blog/videosorveglianza-e-ai-soluzioni-per-i-progetti-nelle-comunita-montane/ https://www.elmat.com/blog/videosorveglianza-e-ai-soluzioni-per-i-progetti-nelle-comunita-montane/#respond Wed, 02 Nov 2022 11:56:10 +0000 https://www.elmat.com/blog/?p=3429 Il 26 ottobre noi di Elmat abbiamo partecipato a VisionAlps, un evento che propone soluzioni digitali innovative agli operatori pubblici e privati dell’ecosistema alpino. Con il nostro intervento abbiamo voluto parlare del modo creativo per interpretare un flusso di immagini di videosorveglianza grazie all’AI.   L’intelligenza artificiale ha il potere di ricavare preziose informazioni dai...

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Il 26 ottobre noi di Elmat abbiamo partecipato a VisionAlps, un evento che propone soluzioni digitali innovative agli operatori pubblici e privati dell’ecosistema alpino.

Con il nostro intervento abbiamo voluto parlare del modo creativo per interpretare un flusso di immagini di videosorveglianza grazie all’AI.

 

L’intelligenza artificiale ha il potere di ricavare preziose informazioni dai dati aggregati di diverse telecamere. Queste informazioni possono essere utilizzate per andare oltre il concetto di sicurezza.

L’AI produce nuovi dati statistici e fornisce ulteriori dati in tempo reale utili a prendere decisioni su progetti futuri o in corso, oppure necessari per innovare determinati processi. In pratica, i decisori delle comunità montane hanno a disposizione informazioni che diventano determinanti per lo sviluppo delle comunità montane.

Telecamere di videosorveglianza e AI: la combinazione vincente per il territorio alpino

Per aumentare la sicurezza, le soluzioni di videosorveglianza raccolgono dati sulle persone e sui veicoli. Gli stessi dati, aggregati dall’AI, possono essere utilizzati per altri obiettivi. Vediamo qualche esempio.

 

Videosorveglianza intelligente con Avigilon per gestire le emergenze e la quotidianità

La ricerca delle persone in base a diversi attributi (sesso, colore dei capelli e colore dei vestiti) è in genere usata per rintracciare individui che hanno commesso crimini o sospettati. La stessa ricerca intelligente di Avigilon può essere messa frutto per trovare velocemente un bambino che si è perso nella folla di un grande evento.

Allo stesso modo, la ricerca dei veicoli per tipologia e colore, e il conteggio dei mezzi in un determinato spazio può andare oltre la semplice ricerca di veicoli rubati o in fuga ma servire a migliorare il traffico di un’arteria stradale in cui si formano code nei weekend in montagna, per esempio.

 

Videosorveglianza con AI di Ava Security per la gestione degli eventi

Con la soluzione di Ava Security puoi ricavare un dato in tempo reale molto utile nelle situazioni di affollamento: l’occupazione dei parcheggi. Tracciando una linea immaginaria sugli stalli inquadrati dalla telecamera di Ava Security puoi sapere quando sono occupati o liberi i singoli parcheggi. Queste informazioni possono essere usate durante i grandi eventi che affollano una comunità alpina o i momenti di maggior flusso di persone (festività, vacanze e weekend).

 

L’AI di Ava Security permette di ricavare informazioni utili anche sulle persone, aggregando i dati di più telecamere. Grazie alle heat map (mappe di calore) sai quali sono gli spazi in cui c’è una maggiore densità di persone, dato utile per esempio per alleggerire le code per i biglietti di un evento o per sapere quali sono le zone che riscuotono più interesse in una fiera. La gestione del flusso di persone è preziosa sia in tempo reale, sia come dato statistico.

In tempo reale può essere usata anche per gestire le emergenze, per esempio ottimizzando il flusso di persone verso le uscite di emergenza.

Le statistiche, invece, possono essere utili a chi si occupa di marketing territoriale o marketing relativo a un evento specifico.

 

L’intelligenza artificiale di BlueTensor per il soccorso alpino

BlueTensor ha elaborato una soluzione di AI applicata alle immagini di un drone utilizzato per la ricerca delle persone disperse in montagna. Grazie all’AI è possibile identificare i dispersi anche dall’alto, ottimizzando le ricerche laddove l’occhio umano non percepisce la presenza di persone in luoghi non raggiungibili con altri mezzi.

 

Soluzioni di connettività per gli ambienti montani con Cambium Networks

Concludiamo questi esempi con una soluzione che può permettere l’applicazione di quanto visto finora. Il territorio alpino, proprio per le sue caratteristiche, può incontrare problemi di cablaggio in alcune aree. Cambium Networks offre soluzioni di ponti radio che resistono alle temperature basse e alle interferenze e che collegano tra loro luoghi lontani diversi chilometri.

 

Ora che sai quali sono le potenzialità dell’AI applicata alle immagini delle telecamere di videosorveglianza, puoi includere queste soluzioni nei tuoi prossimi progetti. Se hai bisogno di aiuto, contattaci qui.

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Case study: come compiere l’impresa di dare connettività a un intero stabilimento balneare https://www.elmat.com/blog/case-study-come-compiere-limpresa-di-dare-connettivita-a-un-intero-stabilimento-balneare/ https://www.elmat.com/blog/case-study-come-compiere-limpresa-di-dare-connettivita-a-un-intero-stabilimento-balneare/#respond Sat, 19 Mar 2022 10:31:24 +0000 https://www.elmat.com/blog/?p=3382 Grazie alla formazione realizzi i progetti più sfidanti. Come system integrator sai bene che le complessità nella realizzazione dei nuovi progetti sono tante. Molte sono di natura tecnica e spesso sono legate proprio alle peculiarità del cliente e alle sue esigenze. Un progetto sfidante sulla costa adriatica È il caso, per esempio, di Bibione Mare...

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Grazie alla formazione realizzi i progetti più sfidanti.

Come system integrator sai bene che le complessità nella realizzazione dei nuovi progetti sono tante. Molte sono di natura tecnica e spesso sono legate proprio alle peculiarità del cliente e alle sue esigenze.

Un progetto sfidante sulla costa adriatica

È il caso, per esempio, di Bibione Mare spa, un’azienda in provincia di Venezia che offre numerose strutture turistiche, tra cui villaggi, campeggi, stabilimenti balneari, residence, alberghi e strutture portuali. L’esigenza del cliente si è evoluta nel tempo, concretizzandosi nella volontà di portare la connettività ovunque e a un livello adeguato per consentire ai turisti di essere sempre connessi. La sfida, dunque, è stata  passare da un servizio Wi-Fi limitato solo ad alcune zone e strutture, alla copertura capillare di ogni zona: dall’unità abitativa, alla sdraio in riva al mare, fino al ristorante, bar o piscina. Inoltre Bibione Mare ha richiesto che l’ospite debba inserire solo all’inizio della vacanza il codice voucher individuale presente nel modulo check-in e ha voluto aggiungere un servizio differenziato destinato ai clienti più esigenti (connessione Premium).

Trovare la soluzione alle difficoltà dei progetti

Bibione Mare si è rivolta a Wintech, un system integrator padovano che opera soprattutto nel Nord Italia, fornendo consulenza personalizzata e soluzioni applicative e tecnologiche in ambito IT.

Il system integrator ha saputo rispondere senza indugio alle esigenze del cliente grazie alla conoscenza accurata dei prodotti per la connettività wireless. La formazione sui prodotti Cambium Networks effettuata con noi di Elmat ha dato a Wintech tutte le conoscenze e le competenze per poter selezionare la soluzione perfetta per affrontare tutte le complessità del progetto.

Le notevoli dimensioni di tutte le infrastrutture hanno reso necessaria l’installazione di una quantità elevata di access point, oltre 430, sia da esterno che da interno. Inoltre, la necessità di una gestione centralizzata e l’integrazione del software gestionale con la console on premises tramite API ha reso chiara la scelta di Cambium Networks, in grado di offrire soluzioni affidabili, con un ottimo rapporto qualità/prezzo.

La realizzazione del progetto

Il progetto Wi-Fi per Bibione Mare con Cambium Networks è nato nella stagione 2018, con la sostituzione graduale dei vecchi access point. Di anno in anno, l’investimento è aumentato, potenziando e incrementando la copertura del servizio. Durante l’alta stagione 2021 sono stati registrati picchi di 4.000 device collegati contemporaneamente e il totale degli ospiti nei campeggi in un’intera stagione ha superato le 700.000 unità.

Nel dettaglio i prodotti utilizzati sono gli access point Cambium della serie cnPilot, E700, E501S, E510 ed E425, mentre la piattaforma di gestione centralizzata è cnMaestro on premises.

La soddisfazione del cliente Bibione Mare è stata alta dal momento che la soluzione scelta da Wintech ha offerto un buon rapporto qualità/prezzo e la semplicità gestionale di cui aveva bisogno. Saper selezionare il prodotto giusto significa dare valore al progetto e fidelizzare il cliente. Senza la profonda conoscenza della soluzione di Cambium Networks, il system integrator non avrebbe potuto valutarne la scelta tra tutti gli impianti wireless professionali, mettendo così a rischio il successo del progetto.

Visita la nostra pagina Corsi per vedere gli eventi di formazioni che noi di Elmat ti proponiamo.

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Progettare un impianto wireless in una scuola https://www.elmat.com/blog/progettare-un-impianto-wireless-in-una-scuola/ https://www.elmat.com/blog/progettare-un-impianto-wireless-in-una-scuola/#respond Wed, 14 Apr 2021 10:29:57 +0000 https://www.elmat.com/blog/?p=3291 Il caso di studio all’Istituto Superiore Marie Curie di Milano La digitalizzazione delle scuole ha subìto un’accelerazione rapida e significativa, oltre che inaspettata a causa dei cambiamenti imposti dalla pandemia. Oggi l’infrastruttura di rete di un istituto scolastico deve offrire prestazioni adeguate: velocità della connessione, sicurezza semplicità di gestione. Noi di Elmat abbiamo contribuito a...

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Il caso di studio all’Istituto Superiore Marie Curie di Milano

La digitalizzazione delle scuole ha subìto un’accelerazione rapida e significativa, oltre che inaspettata a causa dei cambiamenti imposti dalla pandemia. Oggi l’infrastruttura di rete di un istituto scolastico deve offrire prestazioni adeguate: velocità della connessione, sicurezza semplicità di gestione.

Noi di Elmat abbiamo contribuito a realizzare un progetto che parte proprio da queste esigenze. Lo abbiamo fatto insieme a Computer Time, un’azienda informatica nata nel 1995 che si è specializzata nei settori hardware, software e networking, diventando un VAR e un System Integrator con uno specifico focus sulla progettazione e sulla realizzazione di reti wireless ad alte prestazioni per i più disparati settori.

Abbiamo affiancato Computer Time nella fase di progettazione di un impianto wireless in una scuola di Milano: l’Istituto Superiore Marie Curie – Piero Sraffa. L’impianto è stato implementato dal System Integrator nel plesso B dell’istituto.

Impianto Wi-Fi professionale: le necessità della scuola

L’obiettivo è stato chiaro fin da subito: ampliare e migliorare la copertura della rete wireless del plesso B, per mettere a disposizione dei docenti e degli studenti una connessione internet adeguata, sia per la didattica in sede, sia per la didattica a distanza (DAD).

Le problematiche dell’infrastruttura di rete esistente

Insieme a Computer Time abbiamo subito evidenziato i punti deboli della rete esistente:

  • deficit in termini di copertura e di capacità di connessione sul singolo punto di accesso.
  • rallentamenti, difficoltà di connessione, blocchi di applicativi e di streaming video, e difficoltà nel troubleshooting, dovuti anche a dispositivi eterogenei e caratterizzati da differenti tecnologie di connessione.
  • utilizzo di nuovi strumenti aggiuntivi per la didattica, come Google Drive e G Suite.

Così ci siamo posti un obiettivo che è diventato anche una sfida: realizzare un impianto Wi-Fi professionale con il trasporto dei dati verso la fibra a 1 GB, con un carico contemporaneo di oltre 800 connessioni e un’alta densità di accessi.

armadio-cnmatrix

Progettare la rete Wi-Fi professionale dell’Istituto Superiore Marie Curie di Milano

La fase di analisi è stata fondamentale. Studiando la planimetria dell’edificio nella zona B abbiamo rilevato le elevate distanze da coprire e le altissime densità di client connessi.

La nuova rete Wi-Fi professionale dunque, avrebbe dovuto essere in grado di supportare il carico dei dati trasmessi, non solo sul singolo access point. Grazie alle tecnologie di bilanciamento del carico è possibile ottimizzare e sfruttare al meglio la sinergia tra client e antenna. Così, insieme a Computer Time abbiamo deciso di implementare antenne tipo smart che potessero intercettare la richiesta di carico nel loro spazio di azione, collaborando tra loro per offrire un corretto bilanciamento di carico.

Inoltre abbiamo progettato un’infrastruttura di backhauling con velocità superiori a 1 GB

sul singolo punto d’accesso e verso la distribuzione agli switch di core, proprio per gestire la considerevole mole di dati.

Access point e switch professionali: la soluzione Cambium Networks

Le tecnologie Cambium Networks sono la base di questo progetto.

Per la copertura abbiamo utilizzato 8 access point professionali Cambium: XV3 WI-FI 6 ad alta densità con tecnologia 802.11ax, radio Software-Defined 8×8 e velocità dati aggregata a 6 Gbps, dotati di sensore di scansione dedicato e SDR.

Inoltre abbiamo implementato 2 switch professionali Cambium cnMatrix EX2016M-P MultiGigabit (1G/2.5G/5G/10G) con 2 porte 10GbE SFP+ per la connessione alla rete esistente di accesso.

apparato cambium

I vantaggi dell’impianto wireless nella scuola milanese

Le peculiarità della soluzione Cambium Networks ci hanno permesso di vedere subito i benefici della nuova rete Wi-Fi professionale nell’Istituto Marie Curie – Piero Sraffa. La connettività non presenta più blocchi nell’utilizzo degli strumenti per la didattica a distanza.

L’architettura Cambium software-defined e multi-radio ha consentito di migliorare la copertura e

supportare più utenti e dispositivi simultaneamente, aiutandoli a migrare al Wi-Fi 6 senza costi elevati.

Le funzionalità di provisioning e gestione basate su cloud consentono di migliorare significativamente le prestazioni a un costo totale inferiore.

Infine, il management della soluzione è stato realizzato grazie al portale gratuito cnMaestro, di cui abbiamo apprezzato la semplicità d’uso, grazie alla funzione di onboarding dei device.

Ancora una volta la sinergia tra realtà appassionate e soluzioni distintive ha dato vita a un progetto efficiente e innovativo, in grado di sostenere i cambiamenti sempre più repentini dell’evoluzione tecnologica.

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IoT per le Smart Cities https://www.elmat.com/blog/iot-per-le-smart-cities/ https://www.elmat.com/blog/iot-per-le-smart-cities/#respond Fri, 03 Jul 2020 08:00:09 +0000 http://www.elmat.com/blog/?p=1322 Le nuove soluzioni dell’Internet degli Oggetti rendono le città più ecosostenibili e sicure Ormai la smart city non è più solo l’obiettivo di un futuro a breve termine. Oggi la smart city è già realtà ed è in continua evoluzione. Ne sono la prova tutti i mutamenti, i progressi e gli avvenimenti storici avvenuti negli...

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Le nuove soluzioni dell’Internet degli Oggetti rendono le città più ecosostenibili e sicure

Ormai la smart city non è più solo l’obiettivo di un futuro a breve termine. Oggi la smart city è già realtà ed è in continua evoluzione. Ne sono la prova tutti i mutamenti, i progressi e gli avvenimenti storici avvenuti negli ultimi anni: la crescita dell’inquinamento, lo sviluppo di tecnologie sempre più interconnesse e la stessa emergenza Covid19. Ogni evoluzione ha cambiato le esigenze delle città, esigenze che le amministrazioni e i sistemi di governo devono conoscere molto bene prima di scegliere le piattaforme IoT per le smart cities.

Di cosa parliamo quando parliamo di IoT per le Smart Cities

Qualche anno fa il concetto di IoT per la smart city era più circoscritto all’efficienza energetica. Oggi un progetto di smart city comprende più aree che corrispondono a diversi bisogni, come la sicurezza e la salute.
La città dunque diventa intelligente quando riesce a soddisfare tutte le esigenze di chi ci vive e lavora. E per farlo non basta una sola soluzione, bensì un ecosistema di soluzioni IoT.

Infrastruttura di rete e pali modulari: le basi dell’IoT per le Smart Cities

L’IoT ha bisogno di connettività per poter veicolare i dati dai sensori al sistema centrale. Questo significa che è necessaria un’infrastruttura di rete che colleghi sia gli apparati presenti in outdoor, sia quelli installati all’interno degli edifici. Le reti cellulari, il Wi-Fi e i ponti radio sono le infrastrutture di rete più utilizzate. Per queste ultime due, Cambium Networks mette a disposizione apparati che possono fare da base ai progetti di Smart City, nonché soluzioni che si integrano con altre, come cn Vision.

L’IoT ha bisogno anche di un efficiente arredo urbano in grado di alloggiare i dispositivi e i sensori IoT. I pali smart di Technic sono ricavati da elementi tubolari in acciaio alternati a scuretti che permettono l’incastro tra i vari elementi. La progettazione di questo tipo di soluzioni segue alcuni criteri specifici e permette di:
– evitare quadri elettrici a terra;
– evitare cavi esterni al palo;
– avere la possibilità di orientare le telecamere in maniera estetica funzionale;
– sostenere eventuali display o corpi illuminanti.

La piattaforma IoT per le smart cities e le soluzioni correlate

Una volta che hai creato una base solida per il tuo progetto di smart city è il momento di scegliere le soluzioni che rispondono ai singoli bisogni della città. Vediamoli uno alla volta.
Controllo della qualità dell’aria: tra le funzionalità della soluzione all-in-one Smartik c’è anche la possibilità controllare la qualità dell’aria rilevando il livello di pm 10, pm 2.5, CO2 e gas radon. Questa funzionalità può essere utile soprattutto nei pressi delle scuole, delle RSA, dei parchi pubblici o di aree particolarmente inquinate.
Metering dei consumi: Smartik consente anche di controllare i consumi dell’energia elettrica. Così chi amministra una smart city può gestire al meglio l’illuminazione pubblica e tutti i dispositivi che funzionano con energia elettrica (esempio access point, telecamere, colonnine per la ricarica delle bici elettriche…). Si può ottimizzare l’accensione e lo spegnimento oppure rilevare dispositivi non funzionanti e anomalie.
Gestione e controllo del traffico con la videosorveglianza intelligente: per rispondere a questa esigenza consigliamo di utilizzare due soluzioni che si differenziano per il tipo di analisi. Tattile è il leader nella lettura targhe e le sue telecamere consentono di controllare il traffico a scorrimento e di individuare i veicoli per colore, marchio e tipologia.
Le telecamere e il software Avigilon, invece, effettuano la lettura targhe nei punti di accesso a determinate aree, come ad esempio le ZTL. Inoltre consentono anche di rilevare i veicoli in aree chiuse al traffico, anche temporaneamente per rendere più sicuri gli eventi all’interno della smart city.
Più sicurezza con la videosorveglianza intelligente: per garantire la sicurezza all’interno delle smart city consigliamo le telecamere e il software Avigilon. Si tratta della soluzione più completa e dunque perfetta per tutte le esigenze della città intelligente. Le telecamere hanno funzionalità analitiche direttamente a bordo. Questo significa che, oltre ad acquisire le immagini, analizzano i dati di queste immagini e inviano alert al verificarsi di determinati eventi.
Garantire la sicurezza sanitaria durante le emergenze come quella del Covid19: la videosorveglianza intelligente può essere la soluzione ideale anche per aumentare la sicurezza sanitaria e controllare il distanziamento fisico tra le persone. In uno dei nostri recenti articoli abbiamo parlato della soluzione VCA (Video Content Analysis) di Canon, un software di video analisi specifico per la gestione degli assembramenti.

Concludendo, possiamo affermare con certezza che il progetto di una città intelligente è molto articolato e prevede un ecosistema di soluzioni che lavorano per migliorare la qualità della vita dei cittadini e dell’ambiente in cui vivono. In base alle necessità le soluzioni IoT per le smart city rispondono tempestivamente e con precisione. Tutte queste, se ben progettate e integrate danno vita a una città più sicura ed ecosostenibile. Questa è la città del futuro di cui abbiamo bisogno ora.

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Nuovi progetti per i system integrator: cosa è cambiato con il Coronavirus? https://www.elmat.com/blog/nuovi-progetti-per-i-system-integrator-cosa-e-cambiato-con-il-coronavirus/ https://www.elmat.com/blog/nuovi-progetti-per-i-system-integrator-cosa-e-cambiato-con-il-coronavirus/#respond Wed, 27 May 2020 10:00:31 +0000 https://www.elmat.com/blog/?p=3187 Spunti su come la passione per la tecnologia può aiutarci a vivere meglio questa situazione inaspettata La ricetta giusta per adattarsi al cambiamento non esiste. Però vogliamo raccontarti come l’abbiamo vissuta noi e come la stiamo vivendo proprio per darti qualche spunto in più. Allora partiamo dall’inizio. Tutto ruota intorno a una parola di dieci...

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Spunti su come la passione per la tecnologia può aiutarci a vivere meglio questa situazione inaspettata

La ricetta giusta per adattarsi al cambiamento non esiste. Però vogliamo raccontarti come l’abbiamo vissuta noi e come la stiamo vivendo proprio per darti qualche spunto in più.
Allora partiamo dall’inizio. Tutto ruota intorno a una parola di dieci lettere: tecnologia.

La tecnologia ci ha aiutato durante la fase 1. La tecnologia ci aiuterà anche durante questa fase 2. E siamo sicuri che sarà fondamentale anche nella fase 3.

Durante la fase 1 ci siamo dati un obiettivo che sembrava semplice: non fermarci. Niente di più… difficile. Pur essendo pronti al lavoro da remoto, adattarci è stato laborioso. Ma solo all’inizio. Poi la nostra passione per la tecnologia ha preso il sopravvento e siamo tornati operativi come in ufficio. La passione, insieme alla creatività nel reinventarci in luogo nuovo, sono stati due ingredienti fondamentali per lavorare in fase 1.

Ora siamo in fase 2 e gli ingredienti sono gli stessi. Se prima essere creativi significava trovare il modo di partecipare all’ennesima riunione lasciando il computer al figlio che deve seguire le lezioni, ora essere creativi significa cercare nuove tecnologie e combinarle insieme a quelle che già abbiamo per creare progetti incredibilmente nuovi. Perché “incredibilmente”? Perché sono progetti che quattro mesi fa non pensavamo neanche lontanamente di realizzare.
Tante tecnologie esistenti si stanno trasformando per seguire le esigenze di tutti noi. E tante tecnologie stanno nascendo proprio in questi mesi, pronte a dare man forte alle prime. Pronte a integrarsi con queste ultime in progetti incredibilmente nuovi.

Le telecamere termografiche esistevano già ma ora sono indispensabili per la sicurezza di tutti noi. Ci sono quelle precise che consentono di misurare la temperatura fino a 30 persone in movimento (sono le telecamere termografiche di Hikvision) e quelle associate a un sistema di controllo accessi che consente anche di effettuare il riconoscimento facciale.
In questo caso stiamo parlando di ZKteco, brand che abbiamo iniziato a distribuire proprio durante la fase 1. Qui è la biometria alla base di tutto: insieme al deep learning, il terminale riconosce anche i volti con la mascherina. È il controllo accessi di ZKteco, una tecnologia in continua evoluzione.

Se parliamo di controllo accessi, non possiamo scordare il beneficio del sistema wireless di Simons Voss. Quello che prima era il comfort di aprire una porta senza usare le chiavi, ora si è trasformato nella necessità di aprire una porta senza toccare la maniglia con le mani. Quanto è importante, per esempio, all’interno di una struttura sanitaria?

Queste strutture sono le prime che devono beneficiare di tutto ciò che la tecnologia ci mette a disposizione. In primis, con nuovi impianti Wi-Fi che hanno tutti i vantaggi che servono a far fronte alla fase 2. Ma le soluzioni wireless sono anche parte della tecnologia che ci aiuta a lavorare in smart working. Con il Wi-Fi e il networking siamo tutti collegati nel nome di quel “uniti ma distanti” che tanto ha fatto la differenza in fase 1. Anche in questo caso non siamo di fronte a una tecnologia nuova ma a un uso più intelligente di quest’ultima.

Stesso discorso per la sicurezza informatica. Siamo tutti più connessi e siamo tutti più vulnerabili. Ecco che, oltre alla sicurezza sanitaria, anche quella informatica diventa importante. E finalmente, ci verrebbe da dire. Ora più che mai è indispensabile proteggersi, specie se non si lavora tutti sulla stessa rete, specie se si lavora in smart working.

Videosorveglianza, controllo accessi, Wi-Fi e sicurezza informatica sono tutto ciò che abbiamo per andare avanti e vivere più sicuri. Con tutte le nuove tecnologie in arrivo e quelle che già abbiamo, tu come system integrator, hai un enorme potere: progettare per migliorare la vita di tutti.

Mixa i prodotti, collegali tra di loro, crea finalmente i progetti efficienti che hai sempre voluto creare. Ti basta un pizzico di determinazione, un po’ di coraggio per esplorare nuovi orizzonti e tanta passione per la tecnologia.

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Cambium Networks cnMatrix Enterprise Switches: connessione & sicurezza https://www.elmat.com/blog/cambium-networks-cnmatrix-enterprise-switches-connessione-sicurezza/ https://www.elmat.com/blog/cambium-networks-cnmatrix-enterprise-switches-connessione-sicurezza/#respond Fri, 30 Nov 2018 14:41:11 +0000 http://www.elmat.com/blog/?p=2810 Il panorama degli Switch odierno vuole e deve andare oltre i canonici L2/L3, e ciò si traduce nella ricerca di nuove funzionalità atte a rendere più sicura ed efficiente la connettività interna ed esterna, cablata e wireless, con una particolare attenzione alla facilità di installazione e gestione. Le realtà aziendali ad oggi si stanno impegnando...

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Il panorama degli Switch odierno vuole e deve andare oltre i canonici L2/L3, e ciò si traduce nella ricerca di nuove funzionalità atte a rendere più sicura ed efficiente la connettività interna ed esterna, cablata e wireless, con una particolare attenzione alla facilità di installazione e gestione.

Le realtà aziendali ad oggi si stanno impegnando per gestire al meglio una visione unificata della rete munendosi di policy comuni su reti cablate e wireless così da poter configurare automaticamente i dispositivi e le porte dello switch in base al tipo di dispositivo previsto all’interno dalla rete.

Altro elemento da segnalare è la segmentazione della rete: fornisce un ambiente sicuro per le risorse di rete critiche, posizionando automaticamente i dispositivi nel segmento di rete più appropriato in base al loro specifico profilo. Lo switch deve inoltre essere “Wireless Aware”, cioè riconoscere e gestire appropriatamente gli oggetti wireless in rete: questo consente l’automazione delle policy, assicura facilità di monitoraggio e la risoluzione dei problemi nella rete cablata e wireless gestita in modo realmente unitario.

La complessità e l’urgenza di nuove funzionalità del ruolo degli switch data dall’emergente commutazione a livello aziendale della gestione cloud, in combinazione con un’architettura wireless ha spinto Cambium Networks, fornitore leader a livello mondiale di soluzioni di rete wireless, a sviluppare e proporre al mercato una propria linea di switch capace di garantire il massimo in termini di prestazioni, sicurezza e facilità di gestione da tutti gli elementi che compongono una rete aziendale moderna: cnMatrix Enterprise Switches.

Le funzionalità di cnMatrix Switch rispondono infatti in modo completo e funzionale alle esigenze esaminate poc’anzi comprendendo un automazione basata su criteri con relativa Wipe Policy (migliora la sicurezza eliminando automaticamente la configurazione della porta dinamica quando il dispositivo si disconnette), una corretta segmentazione di rete ed una Wireless-Awareness. A questi requisiti portanti cnMatrix Switch aggiunge inoltre una Site Survivability per cui parametri operativi speculari consentono il pieno funzionamento quando si perde la connettività al cloud e una gestione cloud che offre una ricca gestione del ciclo di vita, configurazione, controllo e servizi di sicurezza, disponibile con opzioni di implementazione on-premise.

La cnMatrix gestita dal cloud e le soluzioni Wi-Fi di cnPilot Enterprise forniscono funzionalità Intelligent Edge che migliorano le prestazioni della rete riducendo i tempi e i costi di distribuzione e gestione di una rete cablata / wireless unificata portando un’automazione basata su policy che semplifica le operazioni e migliora la sicurezza.
Il risultato pratico? La rete è più resistente alle interruzioni e gli utenti rimangono connessi.

John Mead, responsabile dello sviluppo dei nuovi switch sottolinea: “I nostri prodotti per la connettività wireless hanno sempre funzionato perfettamente anche collegati a switch di terze parti e continueranno a farlo. Tuttavia nel tempo è emerso chiaramente che con l’avvento delle reti miste cablate/wireless una vera ottimizzazione a tutti il livelli di performance e sicurezza è possibile con prodotti concepiti già in fase progettuale per queste tipologie di reti. Quando un access point Cambium viene connesso ad uno switch cnMatrix si rende immediatamente disponibile una serie di importanti funzionalità altrimenti non disponibili”.

Marco Olivieri, Regional Sales Manager di Cambium Networks per l’Italia sottolinea il significato tecnologico di una simile scelta: “Quando abbiamo deciso di sviluppare cnMatrix, la nostra linea di switch enterprise, eravamo consapevoli di accettare una sfida importate in un mercato già ben presidiato, ma la nostra strategia è stata fin dall’inizio molto chiara e, considerato il successo ottenuto nel mercato Wi-Fi enterprise, siamo sicuri di poterlo replicare anche per la linea di prodotti cnMatrix sviluppati proprio per rispondere alle esigenze degli utenti finali. In un mondo dove le soluzioni wireless d’accesso sono ormai diventate infrastrutture primarie nelle aziende, gli switch di accesso rappresentano il perfetto completamento della nostra offerta che ci permetterà di essere sempre di più un punto di riferimento nel mercato networking.

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Sicurezza: i benifici della componente Audio negli spazi pubblici https://www.elmat.com/blog/sicurezza-benifici-della-componente-audio-negli-spazi-pubblici/ https://www.elmat.com/blog/sicurezza-benifici-della-componente-audio-negli-spazi-pubblici/#comments Fri, 26 Oct 2018 13:50:46 +0000 http://www.elmat.com/blog/?p=2783 La componente audio negli ambienti pubblici può essere un prezioso alleato della sicurezza, di una efficiente comunicazione e dell’apprendimento. In ambito scolastico ad esempio la necessità di trasmettere messaggi a studenti e insegnanti in tutto il perimetro è da sempre una funzione chiave del segmento audio nell’educazione. Attraverso annunci programmati che indicano l’inizio e la...

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La componente audio negli ambienti pubblici può essere un prezioso alleato della sicurezza, di una efficiente comunicazione e dell’apprendimento.

In ambito scolastico ad esempio la necessità di trasmettere messaggi a studenti e insegnanti in tutto il perimetro è da sempre una funzione chiave del segmento audio nell’educazione. Attraverso annunci programmati che indicano l’inizio e la fine della giornata scolastica, interrompono o chiamano gli studenti all’assemblea, questo utilizzo primario gioca un ruolo centrale nella struttura e nelle regolari operazioni della scuola.

Una ripartizione intelligente di questo servizio offrirà però anche funzionalità aggiuntive, consentendo agli amministratori di indirizzare gli annunci a specifiche aree della scuola, rimodulandone i contenuti in qualsiasi momento, secondo necessità tramite un dispositivo opportunamente abilitato.

Mentre i benefici dell’audio di rete di indirizzo pubblico descritti sono fondamentali per il funzionamento quotidiano della scuola, è il suo uso all’interno alla classe che rende possibile fornire un valore aggiunto all’apprendimento.

Naturalmente, l’audio in classe non è una novità assoluta. Già negli anni ’70 le audiocassette sono state un metodo estremamente prezioso per coinvolgere gli studenti fornendo un’alternativa rapida e conveniente al testo.

L’audio di rete odierno consente in aggiunta di implementare contenuti interattivi, aumentando la portata delle risorse che possono essere utilizzate per insegnare ai bambini. Il corpo insegnanti può utilizzare dispositivi come laptop, tablet o smartphone per amplificare le lezioni e trasmettere contenuti multimediali in streaming attraverso gli altoparlanti della classe. L’audio, inoltre, può anche essere utilizzato per riprodurre musica in media center, corridoi e caffetterie. Chiaramente ove necessario è possibile introdurre una soluzione a livelli che assicuri che tutti i messaggi classificati come importanti sostituiscano e riproducano l’audio proveniente dal dispositivo portatile.

L’audio si rivela dunque uno strumento potente ed economico per una efficiente gestione della sicurezza della scuola e degli studenti, e con i dispositivi all-in-one, risulta come mai prima d’ora di semplice implementazione. Con i moderni sistemi di rete audio, è facile e conveniente aggiornare e aggiungere unità alla soluzione al variare delle esigenze. L’audio di rete consente inoltre di assumere il controllo dell’intero sistema audio da un singolo punto tramite un’interfaccia intuitiva.

Un utilizzo flessibile e non invasivo di messaggi e suoni personalizzati può poi a medio-lungo termine creare i presupposti per un ambiente più positivo e trasparente per studenti e insegnanti. E questo è un beneficio di grande valore.

I sistemi audio di rete Axis riescono ad eccellere anche in questi contesti in quanto sistemi completi di alta qualità in grado di svolgere svariate funzioni: migliorando la tua sicurezza con alert attivati da eventi e callout diretti, creando annunci in tempo reale o programmati al momento giusto e nel posto giusto, o ancora, aiutandoti a creare un percorso musicale e sonoro a seconda delle zone/fasce orarie.

Un sistema audio di rete è l’integrazione perfetta per un’installazione di sicurezza basata su video a prescindere dall’ambito scolastico. La protezione perimetrale è un ottimo esempio. Immaginando un potenziale intruso che si arrampichi su una recinzione la telecamera avviserà una guardia di sicurezza di lanciare un avvertimento usando il sistema audio. Molto spesso questo tipo di avviso si rivelerà sufficiente allo scopo, evitando la necessità di ulteriori misure di sicurezza.

Integrando fotocamera, software e audio di rete è inoltre possibile attivare un messaggio audio rivolto a soggetti in movimento in zone non autorizzate risolvendo questioni logistiche non solo legate alla criminalità.

L’altoparlante per esterni Axis e progettato per offrire un parlato nitido a lungo raggio consentendo all’operatore di rivolgersi da remoto alle persone e scoraggiare le attività indesiderate in modo chiaro e preciso.

I sistemi audio Axis permettono inoltre al cliente di gestire la sonorizzazione ambientale dei suoi spazi distribuendola a volumi modulabili a seconda dei contenuti (musicale, avvisi, allarme, etc.) e introdurre in override segnali in tempo reale o preregistrati, laddove appropriato.

Lo speaker AXIS C1004-E, ad esempio, rende ogni operazione audio semplice e intuitiva candidandosi a perfetto device per la musica di sottofondo e per annunci live e programmati in spazi commerciali. Sistema audio completo di alta qualità non necessita di amplificatore, mixer, processore di segnale digitale, funzionalità di streaming, microfono o alimentazione i quanto integrati in un unico prodotto. Ed oltre ad essere pre-configurato in maniera ottimale per un’installazione rapida e semplice, può essere combinato in un sistema flessibile e scalabile, aggiungendo nuove punti audio senza sforzo e dirigendo il tuo potenziale marketing dove in quel momento avrà piu probabilità d’impatto.

Con AXIS C1004-E i tuoi annunci possono essere attivati ​​da eventi catturati da una telecamera di sorveglianza, come qualcuno che imbocca un’uscita non consentita, o entrare in gioco in tempo reale, fornendo l’aiuto necessario in caso di bisogno (malfunzionamenti, messaggi anti-panico, etc)

Come tutti i prodotti Axis, AXIS C1004-E si basa su piattaforme aperte Axis (VAPIX e AXIS Camera Application Platform, ACAP) dandoti accesso alle nuove applicazioni sviluppate dai nostri partner in ogni momento.

Altro dimostrazione di efficienza è il modello C3003-E in grado di diffondere annunci da qualsiasi luogo grazie alla connettività di rete. Si integra facilmente con il software di gestione video (VMS) che supporta l’audio bidirezionale e con i sistemi di telefonia Voice over IP (VoIP) che utilizzano SIP (Session Initiation Protocol). Di agevole installazione, dispone di un amplificatore integrato supportante Power over Ethernet (PoE), si collega direttamente a una rete IP con un cavo di rete per comunicazioni e alimentazione e, nonostante il basso consumo energetico, oltrepassa i 121 dB. Essendo un’unità indipendente, AXIS C3003-E può essere posizionato ovunque, consentendo un approccio flessibile, scalabile ed economicamente vantaggioso alla progettazione del sistema.

L’esclusiva funzionalità di Auto Speaker Test dell’altoparlante infine può controllare che l’altoparlante funzioni correttamente fornendo un feedback audio al sistema.

A conferma della sua eccellenza AXIS C3003-E ha ricevuto la medaglia d’oro MTP dalla fiera internazionale di Poznań (Securex Poland 2016) dopo un’approfondita valutazione da parte di un team di esperti.

https://www.axis.com/products/axis-c1004-e

https://www.axis.com/products/axis-c3003-e

 

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WI-FI FINGERPRINTS: UNA SOLUZIONE INTELLIGENTE https://www.elmat.com/blog/wifi-fingerprints-la-soluzione-intelligente/ https://www.elmat.com/blog/wifi-fingerprints-la-soluzione-intelligente/#respond Tue, 28 Aug 2018 08:29:17 +0000 http://www.elmat.com/blog/?p=2707 L’esigenza di conoscere la posizione di personale, oggetti, beni e macchinari al fine di poter meglio monitorare i processi e la sicurezza è ormai elemento imprescindibile nel mercato odierno di Smart Industry e Industria 4.0. Il mondo della navigazione indoor si concentra nello sfruttare l’ambiente e le tecnologie presenti, o comunque di facile reperibilità, per...

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L’esigenza di conoscere la posizione di personale, oggetti, beni e macchinari al fine di poter meglio monitorare i processi e la sicurezza è ormai elemento imprescindibile nel mercato odierno di Smart Industry e Industria 4.0.
Il mondo della navigazione indoor si concentra nello sfruttare l’ambiente e le tecnologie presenti, o comunque di facile reperibilità, per offrire all’utente la possibilità di orientarsi anche in ambienti con numerose barriere architettoniche avvalendosi inoltre di un’elevata scalabilità. Il risultato ottenuto da queste tecniche non fornirà un dato di posizione “assoluto”, come normalmente restituito da un’interrogazione GPS, bensì una posizione “relativa” che deve poi essere interpretata correttamente a seconda del contesto.
Tecniche che si posizionano in questa fascia sfruttano tecnologie come infra- rossi (IR), Bluetooth, identificazione a radio frequenza (RFID), ultrasuoni, tecniche di riconoscimento mediante tracciamento ottico e tecniche basate sui segnali wireless (RSSI techniques)
Il principio legato alla tecnica di posizionamento ad infrarossi è sintetizzabile con l’immagine del labirinto, utile a comprendere sia il funzionamento che i limiti di questo sistema, mentre per quanto riguarda il bluetooth le interferenze non sono date da ostacoli fisici ma dal rapportarsi dei ricevitori stessi.
Discorso analogo può essere fatto per gli ultrasuoni, il cui impulso può essere influenzato dalla presenza di ostacoli e i cui vantaggi dati da economicità e facilità di trasporto si infrangono contro l’alta complessità di posizionamento della matrice di sensori.
Le tecniche RFID invece possono essere basate su singola cella (la localizzazione prende come riferimento il tag più vicino) o multilaterazione (segnale raggiunto da almeno tre celle distinte e successiva triangolazione) ma soffrono ambedue fortemente della cosiddetta “multipath propagation”.
La localizzazione mediante tracciamento ottico è un caso a parte in quanto necessita del contatto visivo fra il soggetto da localizzare e il sistema di localizzazione. La precisione derivante dall’uso di questo sistema è ovviamente molto alta ma ciò avviene a discapito dei costi dell’infrastruttura. Un sistema di questo tipo trova il suo contesto ideale in ambienti statici dove il concetto di real-time costituisce un fattore chiave
Ultimo caso è quello rappresentato dalle tecniche di localizzazione basate sul raggio d’azione (RSSI) il cui algoritmo è basato sulla stima della potenza del segnale trasmesso, calcolata partendo dall’intensità percepita dall’antenna che riceve il segnale, al netto della perdita di intensità dovuta alla distanza dell’emettitore. Il numero di emettitori e la tecnica del loro posizionamento determinerà se andremo ad avvalerci della multilaterazione e di che tipo sarà. A fronte del risparmio dal punto di vista computazionale, anche qui, come nel caso precedente, gli svantaggi pratici saranno dovuti all’elevato costo dell’hardware.
Partendo da questi esempi chiave possiamo desumere che i parametri da monitorare quando si vogliono valutare le tecniche di localizzazione indoor saranno la complessità del software e i relativi costi computazionali, la robustezza intrinseca del sistema (ossia la capacità di operare correttamente anche condizioni non ottimali) e la sua scalabilità.

In questo quadro il Wi-Fi Fingerprinting, appartenente alle tecniche RSSI, permette di sfruttare access point pre-esistenti all’interno di un ambiente al fine di restituire la posizione di un dispositivo dotato di antenna senza sistema hardware dedicato. La localizzazione essendo elaborata unicamente dal software che si occupa di analizzare ed elaborare i dati provenienti dai diversi AP ha come unica infrastruttura di supporto la rete WLAN con costi d’implementazione prossimi allo zero.
La tecnica si risolve quindi nel rilevamento dei segnali Wi-Fi presenti in una determinata area al fine di ottenere “un’impronta digitale” disponibile ad uno o più client per consentire loro la localizzazione; la posizione verrà calcolata mediante un algoritmo di cluster-matching, ovvero trovando fra tutte le rilevazioni salvate in precedenza quale meglio si approssima alla rilevazione effettuata a run-time dal terminale dell’utente (ergo una eco della stanza che più si avvicina a quella rilevata dal client dotato di antenna WiFi e non una vera e propria indicazione topografica).
Fase propedeutica offline sarà la suddivisione dell’ambiente in Reference Points (RP) per i quali vengono effettuate una o più scansioni degli access point (AP) circostanti volte a costruire la mappa dell’ambiente poi salvata in database. Questa sarà seguita da una online in cui viene effettuata una scansione degli AP che costituisce una sorta di “Reference Point dinamico” da confrontare con tutti quelli presenti in memoria. Al termine della fase online l’utente ottiene un’indicazione della sua posizione corrispondente al RP più simile a quello da lui rilevato.
Uno studio interessante, condotto dal Centro di Ricerca per la comunicazione dell’Harbin Institute of Technology, ha dimostrato come l’avere una altissima concentrazione di AP non determini per forza un miglioramento in termini di accuratezza della localizzazione. Ogni AP non ha la stessa importanza all’interno di un sistema, motivo per cui, per evitare di immettere nel sistema informazioni non necessarie, si dovranno seguire precisi criteri di selezione.
L’analisi dei vecchi modelli utilizzati (Fisher, Joint Clustering, IGT, etc. ) ha portato alla luce alcuni evidenti limiti superabili però da una oculata partizione dell’ambiente in cluster e nell’utilizzo del Compressive Sensing.
Nel primo caso l’algoritmo utilizzato partiziona l’area in sotto-regioni, considerando come discriminante l’RSS percepito da un AP; se l’insieme dei valori di tutti gli AP mantiene nel tempo un valore stabile, allora questo gruppo appartiene alla stessa area.
L’uso del Compressive Sensing permette invece di ridurre la dimensione dei dati necessari a descrivere il fingerprint di un reference point, riuscendo comunque a ritornare ad un’immagine attendibile senza introdurre errori. Gli esperimenti fatti hanno dimostrato che utilizzando solo il 10% dei dati consente di risalire comunque all’intero sistema con un tasso d’errore inferiore al 16%.
L’obiettivo è quello di far decrescere progressivamente e in maniera significativa il numero di misurazioni rendendo più snello l’altrimenti dispendioso mantenimento della radio map.
Limite in cui, malgrado queste contromisure, il Wi-Fi fingerprinting continua ad incappare è quello di una potenziale multipath propagation. Occorre evidenziare inoltre che il campo di applicazione pratica di questa tecnica non possa essere troppo soggetto a variazioni improvvise (ad esempio un ambiente domestico) pena l’imprecisione della rilevazione. Proprio per questo è fondamentale effettuare un elevato numero di rilevazioni ad intervalli costanti e cadenzati nel tempo per far sì che la stima del fingerprint sia attendibile.
Una prova sperimentale è stata realizzata in un reale ambiente domestico, di circa 150 metri quadrati, con l’impossibilità di ricreare una rete di AP ad hoc per la rilevazione, dovendo quindi sfruttare solamente gli access point già presenti nell’edificio, questo per poter verificare la scalabilità del sistema in tutti i tipi di contesti indoor. Prima di poter mettere in funzione il sistema è stato necessario disegnare la mappa dell’edificio, al fine di suddividere l’appartamento in Reference Points consistenti, ciascuno della grandezza di circa 4 mq. Una volta effettuata la divisione è stata installata l’app sul device per effettuare la rilevazione all’interno delle stanze.
Il risultato ottenuto dimostra un’accuratezza della risposta pari al 1,5 metri (quindi una localizzazione della stanza corretta) ma anche una resilienza relativamente precaria poiché non in grado di reagire a forti variazioni. Se a ciò però andiamo ad affiancare una complessità irrisoria, un costo d’infrastruttura composto unicamente da smartphone e access point e una manutenzione che si attiva a seconda delle oscillazioni del contesto, il computo finale è più che positivo.
L’elemento infine che di diritto va a collocarla come tecnologia appetibile a tutti gli effetti è quello dell’alta scalabilità che la rende adatta sia per ambienti relativamente ridotti sia per spazi grandi in cui, anzi, si rivela ancor più performante.

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