cabling Archivi https://www.elmat.com/blog/tag/cabling/ Thu, 13 Feb 2020 16:34:10 +0000 it-IT hourly 1 https://blog.elmat.com/wp-content/uploads/2019/07/cropped-favicon-32x32.jpg cabling Archivi https://www.elmat.com/blog/tag/cabling/ 32 32 Rete wireless vs rete cablata https://www.elmat.com/blog/rete-wireless-vs-rete-cablata/ https://www.elmat.com/blog/rete-wireless-vs-rete-cablata/#respond Thu, 13 Feb 2020 06:35:58 +0000 http://www.elmat.com/blog/?p=2410 Quando progetti un’infrastruttura di rete di uno smart building la prima domanda che ti poni è: rete cablata o rete wireless? Proviamo a rispondere! Pro e contro Le soluzioni cablate risultano meno inclini a interruzioni di connessione e sono poco influenzate da fattori locali (muri, pavimenti, armadi, porte). Rispetto al wireless, dunque, l’affidabilità è più...

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Quando progetti un’infrastruttura di rete di uno smart building la prima domanda che ti poni è: rete cablata o rete wireless? Proviamo a rispondere!

Pro e contro
Le soluzioni cablate risultano meno inclini a interruzioni di connessione e sono poco influenzate da fattori locali (muri, pavimenti, armadi, porte). Rispetto al wireless, dunque, l’affidabilità è più alta e anche la velocità di connessione. Inoltre il cavo è sicuro perché la connessione passa attraverso un mezzo fisico: se qualcuno volesse intercettare i dati, dovrebbe entrare fisicamente nella rete locale. D’altro canto la scalabilità di una rete cablata può non essere così semplice: presuppone una pianificazione e dei costi non indifferenti, considerando che già di per sé il costo di una connessione cablata è sempre maggiore di quella wireless. Infine, la scarsa mobilità di una rete cablata potrebbe creare problemi strutturali nel caso di integrazione con device e sensori senza fili.
Le reti wireless sono, al contrario, facilmente scalabili perché richiedono installazioni e configurazioni semplici e veloci: l’estensione della rete è possibile perché la struttura in cui è implementata non rappresenta in alcun modo un ostacolo. Senza contare che sono anche molto più economiche: non si utilizzano cavi, quindi neanche lavori e manodopera. Di contro, una rete wireless è più soggetta alle interferenze causate dalla vicinanza di dispositivi elettronici e queste interferenze di segnale possono influire sulla velocità di trasmissione dati.
Spesso la soluzione ideale è un ibrido: la connettività con rete cablata e anche wireless. Pensa al tuo progetto di networking: come puoi superare i limiti di entrambi i sistemi? Magari sfruttandone proprio i diversi vantaggi!

Quello che ti consigliamo è di pensare alla pianificazione dell’infrastruttura in base alla natura dei dati che vi passano. Per esempio, puoi costruire una rete cablata all’esterno di uno smart building e una rete wireless al suo interno. Così alzi il livello di sicurezza informatica: previeni gli attacchi hacker emettendo segnali di disturbo intorno al proprio perimetro. La sicurezza di una rete infatti dipende anche e soprattutto dal modo in cui è stata pensata e sviluppata l’infrastruttura di rete.

Come mettere in sicurezza i dispositivi IoT
I dispositivi IoT sono ormai il presente. I dati di Eriksson affermano che nel 2019 i device IoT a corto raggio nel mondo hanno rappresentato il 43,4% di tutti i dispositivi connessi. Negli anni il loro numero è cresciuto e questa crescita non sembra fermarsi, secondo le previsioni. Aumentare la sicurezza dei dispositivi IoT dunque è fondamentale.

Fortificare il network IoT della propria azienda significa impostare password e sistemi di autenticazione complessi, che non siano facilmente violabili. I sistemi di protezione devono essere elevati, le credenziali d’accesso robuste. Per proteggere la trasmissione dei dati tra le varie macchine aziendali connesse, l’intera rete informatica dovrà necessariamente essere cifrata per neutralizzare gli attacchi hacker. Insomma, i primi passi da fare sono rimodellare il reparto IT e la sicurezza informatica e diffondere la cultura necessaria a raffinare i palati di costruttori e architetti hardware e software.

A prescindere dai pro e contro che abbiamo analizzato, la scelta deve essere ponderata e derivare da un’analisi delle possibili soluzioni e del caso specifico. I criteri di cui tenere conto sono tanti: sicurezza della rete, affidabilità dell’infrastruttura, velocità di trasmissione dati, costi, utilizzo di energia e interoperabilità. Se vuoi un aiuto a orientarti in questo scenario complesso, scrivici! I nostri professionisti sono a tua disposizione per darti i consigli che cerchi.

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Una case history di successo: Datwyler per ESRIN, l’Istituto europeo di ricerca spaziale https://www.elmat.com/blog/case-history-successo-datwyler-esrin-listituto-europeo-ricerca-spaziale/ https://www.elmat.com/blog/case-history-successo-datwyler-esrin-listituto-europeo-ricerca-spaziale/#respond Thu, 19 Apr 2018 08:45:11 +0000 http://www.elmat.com/blog/?p=2235 Sono ormai 25 anni che Datwyler fornisce l’infrastruttura di cablaggio passiva all’Istituto europeo di ricerca spaziale (ESRIN). Questo Istituto è stato fondato nel 1996 a Frascati, comprende circa 400 collaboratori e rappresenta uno degli otto istituti dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) in tutto il mondo. Nel complesso italiano dell’ESA non c’è solo il dipartimento di informatica,...

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Sono ormai 25 anni che Datwyler fornisce l’infrastruttura di cablaggio passiva all’Istituto europeo di ricerca spaziale (ESRIN). Questo Istituto è stato fondato nel 1996 a Frascati, comprende circa 400 collaboratori e rappresenta uno degli otto istituti dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) in tutto il mondo. Nel complesso italiano dell’ESA non c’è solo il dipartimento di informatica, ma anche due data centre: uno è dedicato alle attività aziendali dell’Agenzia, l’altro invece alle attività di osservazione della Terra.

ESRIN è un istituto che si occupa principalmente di raccogliere, archiviare e distribuire i dati satellitari circa i cambiamenti climatici e ambientali per l’ESA. Ma non solo. ESRIN si occupa anche della gestione del programma di lancio Vega, delle infrastrutture e delle applicazioni IT dell’agenzia spaziale.

È abbastanza facile immaginare che la mole di dati che ESRIN raccoglie e codifica tutti i giorni sia di così grandi dimensioni da aver bisogno di un sistema ad hoc, che garantisca affidabilità nel traffico dati e assenza di interruzioni. Datwyler si è dimostrato l’alleato migliore, in grado di offrire soluzioni all’avanguardia adatte alle necessità dell’istituto. Roberto Franciosi, Responsabile del Facility Management di ESA-ESRIN spiega che “l’enorme quantità di informazioni generata ogni giorno dai satelliti e dai progetti di sviluppo a cui stiamo lavorando porterà presto l’ESA a diventare uno dei dieci principali produttori di dati al mondo e la costante evoluzione tecnologica farà sì che le infrastrutture passive assumano, nel tempo, un valore sempre più strategico”.

Proprio per questo motivo i cablaggi dei data centre e di distribuzione delle informazioni all’interno del complesso sono interamente basati sulle tecnologie Datwyler, produttore svizzero che da oltre un secolo propone tecnologie cabling innovative e personalizzate per dare un valore aggiunto ai propri clienti. Tutti i componenti dell’infrastruttura di cablaggio passiva sono firmati Datwyler che, nella fattispecie, ha fornito cavi in rame e in fibre ottiche, connettori, cavi di permutazione e pannelli. Inoltre, visto che anni fa ESRIN aveva standardizzato l’impiego di 10Gigabit per tutte le sue installazioni, Datwyler aveva fornito connettori di Categoria 6A e 7A e cavi di Categoria 7 e 7A. E sono previsti ancora nuovi ampliamenti di molte migliaia di collegamenti.

Tante sono state le installazioni di soluzioni Datwyler in passato, ma tante saranno anche quelle del futuro perché, come afferma Franciosi, “gli investimenti in soluzioni Datwyler si sono indubbiamente dimostrati a prova di futuro” e, continua, “vogliamo essere pronti a gestire e distribuire sempre i nostri dati nel miglior modo possibile, perciò continueremo a collaborare con Datwyler come fatto finora”.

Si rinnova quindi questa fruttuosa collaborazione, iniziata ormai 25 anni fa. Come racconta Franciosi, per la prima infrastruttura dei due data centre è stato scelto “un fornitore unico, solido ed europeo, in grado di comprendere e soddisfare pienamente le nostre esigenze”. E così è stato. Auguri per le vostre “nozze d’argento”, ESA-ESRIN e Datwyler!

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