RFId Archivi https://www.elmat.com/blog/tag/rfid/ Tue, 27 Jun 2017 11:48:12 +0000 it-IT hourly 1 https://blog.elmat.com/wp-content/uploads/2019/07/cropped-favicon-32x32.jpg RFId Archivi https://www.elmat.com/blog/tag/rfid/ 32 32 RFid per la logistica e l’inventario https://www.elmat.com/blog/rfid-per-la-logistica-e-l-inventario/ https://www.elmat.com/blog/rfid-per-la-logistica-e-l-inventario/#respond Tue, 27 Jun 2017 07:00:40 +0000 http://www.elmat.com/blog/?p=1754 Ecco come le nuove tecnologie di prossimità aiutano le aziende nel quotidiano In un precedente post avevamo già parlato della tecnologia RFid e delle sue potenzialità, con focus sull’implementazione degli asset aziendali, grazie anche ad applicazioni come CheckMe, sulla quale potete trovare maggiori informazioni qui. Il focus di oggi invece riguarda i vantaggi della tencologia...

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Ecco come le nuove tecnologie di prossimità aiutano le aziende nel quotidiano

In un precedente post avevamo già parlato della tecnologia RFid e delle sue potenzialità, con focus sull’implementazione degli asset aziendali, grazie anche ad applicazioni come CheckMe, sulla quale potete trovare maggiori informazioni qui. Il focus di oggi invece riguarda i vantaggi della tencologia RFid per la logistica e l’inventario.

RFid per la logistica e l’inventario

L’applicazione degli RFid per la logistica e l’inventario è generalmente realizzata con l’utilizzo di lettori palmari e portatili di frequenza uhf che permettono letture da a 4-6 metri di distanza.

Anche lettori fissi Uhf che controllano aree estese di un negozio o magazzino sono sempre più usati.

Le letture multiple e rapide dei tag fissati sugli oggetti da inventariare, mediante un collegamento di rete IP o Wifi, permettono a software specialistici, realizzati ad hoc, di fare un inventario rapido.

Questa operazione ha ridotto notevolmente i tempi, ad esempio da 20-30 minuti invece che parecchie ore di lavoro, permettendo il Just In Time del rifornimento merce mancante nello scaffale oppure l’inventario fiscale di fine anno. Tutta la filiera del trasporto beneficerà di questa tecnologia.

La realizzazione di un portale RFid mediante tecnologia Uhf o mediante tecnologia Hf è ad oggi l’automazione dell’industria più evoluta, che permette le letture automatiche di oggetti oppure cose dotate di tag in una fase automazione industriale.

Il tracciamento può proseguire durante il trasporto e nella gestione nei negozi, fino ad arrivare all’After sale.

RFId per la logistica 1

Naturalmente servirà definire bene il materiale per la costruzione del tag e in quale zona del bene da produrre dovrà essere applicato. È importante tenere conto che esso a contatto con i diversi materiali perderà sensibilità utile ad avere una buona lettura ripetitiva al 100%.

Cosa serve per gestire l’RFId?

Il tag

  • Nelle applicazioni più diffuse è assimilabile ad un’etichetta che viene applicata sull’oggetto

Il lettore

  • I lettori mobili sono del tutto simili ai lettori di codici a barre wireless
  • Si utilizzano lettori fissi per leggere i tag senza che nessun operatore compia delle azioni

L’antenna

  • È l’elemento che di fatto realizza la comunicazione con il tag (integrata in quelli mobili, posizionabile ed orientabile per quelli fissi)

Il middleware

  • È un piccolo applicativo software che permette al sistema informativo del cliente di comunicare con i lettori RFid
Perché il tag RFid è utile all’industria durante la filiera produttiva?

Identificazione univoca

  • Il tag RFid applicato su un oggetto lo rende automaticamente un oggetto unico
  • Per l’RFid non esistono elementi uguali, anche se appaiono uguali

Lettura a distanza e protetta

  • Il tag RFid comunica con il lettore anche se non in vista o se distante (anche parecchi metri) da esso. Il codice a barre invece necessita della vicinanza al lettore
  • Il tag Rfid può usare password per comunicare

Lettura di massa

  • Il lettore Rfid legge centinaia di tag contemporaneamente, a differenza del codice a barre che legge un’etichetta alla volta

Lettura e scrittura dati

  • Nel tag Rfid possono essere scritti, letti e modificati (anche parecchie volte) i dati necessari
  • Lettura, scrittura e modifica possono essere gestite da password
Com’è fatto un tag passivo

Il tag è il componente più importante in un sistema perché è in grado di identificare il bene al quale viene inserito oppure incollato. È costituito da un chip e da un’antenna.

Quando viene coinvolto dal campo elettrico per la tecnologia Uhf, mentre nel hf campo magnetico di un lettore, mediante l’energia indotta dall’antenna il tag è in grado di comunicare con il lettore.

L’antenna può essere realizzata da procedimenti chimici e galvanici, oppure essa può essere realizzata con filo sottilissimo di rame (0.075mm). Normalmente le frequenze più utilizzate sono due HF 13,56 Mhz. e UHF 860-960 Mhz.

L’antenna del tag provvederà a trasmettere al lettore l’identificativo, il codice in esso contenuto (all’interno del chip) e gli eventuali dati scritti.

Questa trasmissione avviene senza che vi sia un contatto fisico, bensì ad una distanza che può variare da pochi millimetri ad alcuni metri da 2 a 10 mt, tenendo conto anche della potenza del lettore RFid e delle dimensioni fisiche del tag.

I tag HF tipicamente arrivano ad una distanza di lettura di 1 mt. Mentre i tag UHF arrivano da 2 a circa 10 metri. I disturbi presenti nell’ambiente e quelli dei materiali ai quali il tag è immerso oppure incollato possono causare riduzioni di portata di lettura.

In casi come questi, con condizioni ambintali critiche, il tag con antenna a filo di rame è più efficace per due ragioni:

  • può recuperare la perdita venendo costruito ad hoc, variando l’impedenza dell’antenna cioè del design di questa applicazione per adattarsi al disturbo, recuperando così portata di lettura.
  • la seconda è che il sottile filo di rame è in grado di diffondere meglio la radiofrequenza, con una maggiore intensità rispetto alla classica antenna ottenuta da lavorazione galvanica.

In caso di letture in ambienti non disturbati e con il tag appeso senza disturbi causati dai materiali, anche il tag con antenna galvanica è in grado di dare delle buone performance di lettura. Quest’ultimo inoltre è più economico, essendo anche prodotto con alte economie di scala.

RFId per la logistica 2

RFId per la logistica 3

RFId per la logistica 4

Se sei interessato ad avere maggiori informazioni sulle soluzioni Rfid per la logistica e l’inventario, contattaci.

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Tecnologie RFId per la gestione degli asset aziendali: la soluzione CheckME https://www.elmat.com/blog/tecnologie-rfid-checkme/ https://www.elmat.com/blog/tecnologie-rfid-checkme/#respond Tue, 14 Mar 2017 09:00:03 +0000 http://www.elmat.com/blog/?p=1454 CheckME è una soluzione di business management innovativa, che utilizza i più recenti sviluppi delle tecnologie smart di prossimità Oggi approfondiremo la conoscenza degli RFId, una tecnologia che affonda le radici nel secolo scorso, soprattutto in ambito militare, ma che sta vivendo una rinascita grazie alla possibilità gestionali aperte dalla sua applicazione per la tracciabilità...

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CheckME è una soluzione di business management innovativa, che utilizza i più recenti sviluppi delle tecnologie smart di prossimità

Oggi approfondiremo la conoscenza degli RFId, una tecnologia che affonda le radici nel secolo scorso, soprattutto in ambito militare, ma che sta vivendo una rinascita grazie alla possibilità gestionali aperte dalla sua applicazione per la tracciabilità e di qualsiasi oggetto e in particolare vedremo come dall’applicazione delle tecnologie RFId per la gestione degli asset aziendali nasca una soluzione smart come CheckME.

RFId e tecnologie di prossimità: dalla nascita all’Internet of Things

RFId è l’acronimo di “Radio-Frequency Identification”, una tecnologia che permette il riconoscimento a distanza di un oggetto tramite radiofrequenza tra l’oggetto che deve essere riconosciuto, chiamato “transponder” e l’oggetto che interroga detto anche “reader”.

Il transponder viene identificato in modo univoco grazie ad un codice memorizzato nel proprio microchip e può assumere qualunque forma desiderata, essere esposto a condizioni esterne particolari o essere rivestito con il materiale più idoneo al tipo di utilizzo che si vuole fare dell’oggetto su cui il transponder è applicato.

Il reader inoltre è in grado non solo di leggere le informazioni contenute nei tag che sta interrogando, ma  anche di comunicare con esse e/o aggiornarle.

Le dimensioni sempre più ridotte assunte dai trasnsponder grazie alla tencologia, ne hanno permesso negli ultimi anni  l’applicazione in diverse situazioni della nostra quotidianità, come ad esempio il Telepass o i sistemi di antitaccheggio dei negozi.

Se pensiamo alla velocità con cui, in questi ultimi anni ,si sta affermando anche lo standard NFC (Near Field Communication, 13,56 MHz e fino a 10 cm, ma con velocità di trasmissione dati fino a 424 kbit/s) – che estende gli standard per consentire lo scambio di informazioni anche tra lettori – possiamo capire come lo sviluppo di queste tecnologie di prossimità si stia facendo veicolo dell’evoluzione dei sistemi smart e stia rendendo sempre più accessibile la creazione di un Internet of Thing in grado di trasformare le città in cui viviamo in Smart Cities.

Tecnologie RFId: l’applicazione in ottica business

In ambito business è facile immaginare i vantaggi dell’utilizzo di queste tecnologie RFId per gestire i flussi di ingresso dei dipendenti, gli stoccaggi e la logistica del magazzino. Ma è possibile anche immaginare realtà (ne esistono già diverse in tutto il mondo) che strutturano un sistema di prossimità per verificare la sicurezza di un cantiere o la corretta applicazione delle policy aziendali, assicurandosi che ogni oggetto – dalle divise ai device ai macchinari – si trovi esattamente dove dovrebbe e funzioni correttamente.

Tecnologie RFId: la soluzione ChekME

CHeckME è un’applicazione tecnologica di servizi in grado di soddisfare un’ampia gamma di settori e segmenti di mercato, rivolta ad utenti istituzionali, pubblici e/o privati. Si tratta di una soluzione semplice da utilizzare, ad uso immediato del cliente, senza interventi sistemistici.

La piattaforma è basata su standard di mercato, quindi scalabile nel tempo con l’aggiunta di nuove funzionalità sia per le necessità interne dell’utilizzatore che per quelle del suo Cliente.

CheckME: perché è strategico?

CheckME è uno strumento di management fondamentale perché permette di avere il controllo su tutti gli apparati e le strumentazioni che compongono gli asset principali e critici del business aziendale. Attualmente tutte queste attività vengono schedulate attraverso apposite check-list cartacee e/o in formato elettronico. Queste vengono poi compilate dal personale incaricato allo svolgimento delle stesse.

Quali sono i vantaggi di CheckME rispetto ad altri applicativi?
  • Gestione degli interventi manutentivi su asset critici h24
  • Semplifica e personalizza il processo
  • Utlizza interfacce standard
E i punti di forza?
  • Tiene traccia delle attività svolte e in scadenza azzerando i tempi di raccolta e comunicazione dati
  • È un sistema completamente personalizzabile con report automatici e customizzati
  • Certifica e geolocalizza le attività
  • I dati non presentano più errori dovuti a trascrizioni essendo non modificabili e subito disponibili
  • Possibilità di inserire commenti e/o immagini nelle attività e segnalazioni
  • Costi di gestione bassi e pagamento solo in base all’effettivo utilizzo
Campi di applicazione di CheckME

I principali campi di applicazione (ma non gli unici) sono la manutenzione impianti (elettrici, data center, videosorveglianza, etc.) e la pubblica utilità come la logistica di ospedali, aree verdi e arredo urbano.

Per approfondire tutte le possibilità offerte dalla soluzione CheckME, compila il form e scarica la documentazione.

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