Internet of Things Archivi https://www.elmat.com/blog/category/internet-of-things/ Mon, 14 Sep 2020 10:00:21 +0000 it-IT hourly 1 https://blog.elmat.com/wp-content/uploads/2019/07/cropped-favicon-32x32.jpg Internet of Things Archivi https://www.elmat.com/blog/category/internet-of-things/ 32 32 IoT in azienda: un’opportunità da cogliere adesso https://www.elmat.com/blog/iot-in-azienda/ https://www.elmat.com/blog/iot-in-azienda/#respond Mon, 14 Sep 2020 08:00:17 +0000 http://www.elmat.com/blog/?p=1550 Di IoT abbiamo scritto molto ultimamente. Abbiamo approfondito le soluzioni IoT per le smart cities e il rapporto tra IoT e sicurezza informatica. In questo articolo vediamo il ruolo dell’IoT in azienda. Ma perché continuiamo a parlarne? Perché è il futuro, anche nel settore dell’industria. L’Internet of Things nell’azienda dà vita a una serie di...

Continua a leggere...

L'articolo IoT in azienda: un’opportunità da cogliere adesso sembra essere il primo su Elmat Blog.

]]>
Di IoT abbiamo scritto molto ultimamente. Abbiamo approfondito le soluzioni IoT per le smart cities e il rapporto tra IoT e sicurezza informatica. In questo articolo vediamo il ruolo dell’IoT in azienda. Ma perché continuiamo a parlarne?
Perché è il futuro, anche nel settore dell’industria. L’Internet of Things nell’azienda dà vita a una serie di vantaggi che gli imprenditori e i CEO non possono più sottovalutare. E se sei un system integrator il tuo ruolo è anche quello di far capire quali sono questi vantaggi.

I dati raccolti con i sensori o dai dispositivi sono un patrimonio troppo spesso ignorato o sottostimato. Con questi dati si possono fare analisi che ottimizzano l’azienda o parte di essa, si possono fare previsioni che la miglioreranno in futuro e si possono anche scoprire nuovi business.
Quando parliamo di vantaggi, includiamo tutto questo ma non solo. La tecnologia IoT in azienda permette anche di:
– aumentare l’efficienza;
– migliorare la qualità del lavoro;
– ridurre i costi;
– essere più competitivi nel mercato.

Tanti sono i vantaggi dell’Internet of Things in azienda, dunque. Ma come ottenerli? Quali mutamenti dovrà subire l’azienda?
In realtà non molti perché puoi ottenere tutti questi benefici anche con un’unica soluzione. Quella che ti proponiamo noi di Elmat è Smartik, una soluzione completa e flessibile, perfetta per i tuoi progetti di industria 4.0. Ecco cosa puoi fare.

Migliorare l’efficienza energetica
Con il monitoraggio dei consumi il tuo cliente tiene sotto controllo tutti dati che riguardano i consumi di energia, in particolare l’elettricità, il gas e l’acqua. Inoltre, può misurare l’energia prodotta dai pannelli fotovoltaici e anche i consumi relativi a determinati macchinari.
In sostanza l’imprenditore può migliorare l’efficienza energetica dell’azienda o di una serie di stabilimenti, riducendo i costi da un lato e rispettando l’ambiente, dall’altro.

Ottimizzare la logistica
La localizzazione dei mezzi effettuata da Smartik è particolarmente utile nel settore della logistica e dei trasporti, ma non solo. Il tuo cliente può rilevare la posizione dei mezzi, anche all’interno di un’area delimitata (per esempio il parcheggio della sede).
Anche qui il vantaggio è direttamente collegato all’efficienza, in questo caso dell’intera azienda.

Elevare l’efficienza delle infrastrutture aziendali
Con Smartik puoi monitorare le condizioni degli edifici, degli stabilimenti o di specifici ambienti aziendali. Così il tuo cliente può monitorare e misurare la qualità dell’aria, il tasso di umidità e la temperatura. Inoltre Smartik può controllare l’accensione e lo spegnimento dei sistemi di riscaldamento e raffrescamento. Così l’imprenditore garantisce la migliore condizione possibile a chi lavora e, al tempo stesso, evita gli sprechi e riduce i costi.

Potenziare la sicurezza
Smartik si integra con i sistemi di sicurezza fisica: videocamere e sistemi antintrusione (in particolare con Avigilon e Milestone). Così il responsabile della sicurezza dell’azienda può tenere sotto controllo tutti i dispositivi dalla stessa piattaforma. Qui il vantaggio è duplice: il lavoro di chi si occupa di sorveglianza e protezione dell’azienda è più semplice e, inoltre, la sicurezza stessa è maggiormente garantita.

Ora che conosci tutti i vantaggi dell’IoT in azienda e come Smartik può aiutarti a ottenerli, inizia a pianificare il tuo nuovo progetto. Noi siamo a tua disposizione per darti suggerimenti e supporto. Contattaci.

L'articolo IoT in azienda: un’opportunità da cogliere adesso sembra essere il primo su Elmat Blog.

]]>
https://www.elmat.com/blog/iot-in-azienda/feed/ 0
IoT e sicurezza informatica https://www.elmat.com/blog/iot-e-sicurezza-informatica/ https://www.elmat.com/blog/iot-e-sicurezza-informatica/#respond Thu, 30 Jul 2020 08:00:00 +0000 http://www.elmat.com/blog/?p=1405 Quali rischi comporta l’IoT per la sicurezza? Come proteggere la propria rete? L’IoT è innovazione e futuro. È una tecnologia che racchiude in sé la possibilità di trasformare le città in Smart City, di migliorare la produttività nelle industrie e ottimizzare molti altri contesti. Tuttavia come qualsiasi altra novità che entra nel settore della tecnologia,...

Continua a leggere...

L'articolo IoT e sicurezza informatica sembra essere il primo su Elmat Blog.

]]>
Quali rischi comporta l’IoT per la sicurezza? Come proteggere la propria rete?

L’IoT è innovazione e futuro. È una tecnologia che racchiude in sé la possibilità di trasformare le città in Smart City, di migliorare la produttività nelle industrie e ottimizzare molti altri contesti. Tuttavia come qualsiasi altra novità che entra nel settore della tecnologia, va adottata con senso critico.

L’IoT (Internet of Things) per definizione è un termine che identifica “oggetti connessi in rete” e pertanto questi oggetti interagiscono con la rete trasmettendo dati e informazioni, scambiandoli tra internet e il mondo reale.
Chi si occupa di cyber security comprende subito che questa connessione rappresenta dei rischi ma vale la pena di sottolinearlo: l’Iot, dalla sicurezza informatica, è imprescindibile.
Ogni volta che si introduce un sistema connesso e comunicante e non si attuano controlli né di autenticazione né di accesso, la probabilità che si verifichi un attacco informatico o un’intrusione è sempre alta. L’avevamo accennato anche nel nostro articolo sulla cyber sicurezza 2020.

IoT e sicurezza informatica: i rischi

Il primo rischio deriva dall’infrastruttura della rete. A prescindere da quella scelta o dal protocollo wireless utilizzato, bisogna capire se e quali funzionalità di sicurezza supportano, come per esempio l’autenticazione, la cifratura e il controllo del traffico.
Altri rischi sono relativi ai dispositivi IoT. Va valutato come si connettono ai sensori, se hanno un’autenticazione oppure se sono basati su sistemi operativi generici.
Considerando invece la totalità del sistema IoT, va tenuto conto del numero di dispositivi collegati. In genere più è alto questo numero e più è probabile che si verifichi un attacco.

Sicurezza informatica per i sistemi IoT: cosa puoi fare?

Aumentare la sicurezza fisica dell’infrastruttura IoT.
Puoi proteggere fisicamente un sistema IoT realizzando hardware che abbiano meccanismi integrati per il rilevamento di manomissioni o potenziali violazioni. Infatti gli attacchi più dannosi per la sicurezza di un’infrastruttura IoT sono lanciati tramite l’accesso fisico ai dispositivi.
Per esempio puoi prevedere una procedura di sicurezza che protegga le porte USB e altri tipi di accesso dall’uso non autorizzato.

Aggiornare periodicamente il firmware dei dispositivi IoT per proteggerli dalle intrusioni da parte di hacker.
La maggior parte dei dispositivi IoT non ha spazio di archiviazione locale e ha poche risorse, quindi per iniettare del codice malevolo occorre modificarne il firmware. Per evitare, come già accaduto in tanti casi, di trovarsi interi network di dispositivi IoT compromessi, è consigliabile utilizzare quei dispositivi che impiegano meccanismi di avvio sicuro e la verifica della firma del software in esecuzione.

Adottare le migliori strategie di difesa per garantire a tutti gli utenti la massima tutela della privacy.

Usare meccanismi di crittografia nel trasporto delle informazioni.
Con la cifratura dei dati in transito e potenti algoritmi di crittografia eviti attacchi come Sniffing e Man In The Middle.

Rendere più sicuro l’accesso alle interfacce web di amministrazione in cloud dei dispositivi IoT.
Le credenziali per l’autenticazione nel cloud usate per la configurazione di un sistema IoT sono uno dei modi più semplici per accedere e compromettere l’intera infrastruttura. Puoi proteggere queste credenziali modificando frequentemente le password, attivando i meccanismi di autenticazione a due fattori e gestendo i log degli accessi.

Configurare correttamente le soluzioni hardware/software per la sicurezza IT.
Avere una soluzione completa per la sicurezza informatica, che preveda sia firewall che antivirus, è indispensabile per proteggerti dagli attacchi. Per questo, pensiamo che WatchGuard sia una delle migliori soluzioni disponibili.

WatchGuard è ideale per ogni tipo di realtà. Alcuni dei suoi firewall si autoconfigurano, semplificandoti l’installazione. Al tempo stesso hai anche dispositivi adatti a contesti con migliaia di utenti. In questo caso WatchGuard ti semplifica la gestione con il programma MSSP. Infine WatchGuard ti garantisce una protezione completa, sia sui dispositivi fisici, sia sul cloud.

Vuoi sapere come WatchGuard garantisce la sicurezza dei sistemi IoT? Contatta i nostri specialisti.

L'articolo IoT e sicurezza informatica sembra essere il primo su Elmat Blog.

]]>
https://www.elmat.com/blog/iot-e-sicurezza-informatica/feed/ 0
IoT per le Smart Cities https://www.elmat.com/blog/iot-per-le-smart-cities/ https://www.elmat.com/blog/iot-per-le-smart-cities/#respond Fri, 03 Jul 2020 08:00:09 +0000 http://www.elmat.com/blog/?p=1322 Le nuove soluzioni dell’Internet degli Oggetti rendono le città più ecosostenibili e sicure Ormai la smart city non è più solo l’obiettivo di un futuro a breve termine. Oggi la smart city è già realtà ed è in continua evoluzione. Ne sono la prova tutti i mutamenti, i progressi e gli avvenimenti storici avvenuti negli...

Continua a leggere...

L'articolo IoT per le Smart Cities sembra essere il primo su Elmat Blog.

]]>
Le nuove soluzioni dell’Internet degli Oggetti rendono le città più ecosostenibili e sicure

Ormai la smart city non è più solo l’obiettivo di un futuro a breve termine. Oggi la smart city è già realtà ed è in continua evoluzione. Ne sono la prova tutti i mutamenti, i progressi e gli avvenimenti storici avvenuti negli ultimi anni: la crescita dell’inquinamento, lo sviluppo di tecnologie sempre più interconnesse e la stessa emergenza Covid19. Ogni evoluzione ha cambiato le esigenze delle città, esigenze che le amministrazioni e i sistemi di governo devono conoscere molto bene prima di scegliere le piattaforme IoT per le smart cities.

Di cosa parliamo quando parliamo di IoT per le Smart Cities

Qualche anno fa il concetto di IoT per la smart city era più circoscritto all’efficienza energetica. Oggi un progetto di smart city comprende più aree che corrispondono a diversi bisogni, come la sicurezza e la salute.
La città dunque diventa intelligente quando riesce a soddisfare tutte le esigenze di chi ci vive e lavora. E per farlo non basta una sola soluzione, bensì un ecosistema di soluzioni IoT.

Infrastruttura di rete e pali modulari: le basi dell’IoT per le Smart Cities

L’IoT ha bisogno di connettività per poter veicolare i dati dai sensori al sistema centrale. Questo significa che è necessaria un’infrastruttura di rete che colleghi sia gli apparati presenti in outdoor, sia quelli installati all’interno degli edifici. Le reti cellulari, il Wi-Fi e i ponti radio sono le infrastrutture di rete più utilizzate. Per queste ultime due, Cambium Networks mette a disposizione apparati che possono fare da base ai progetti di Smart City, nonché soluzioni che si integrano con altre, come cn Vision.

L’IoT ha bisogno anche di un efficiente arredo urbano in grado di alloggiare i dispositivi e i sensori IoT. I pali smart di Technic sono ricavati da elementi tubolari in acciaio alternati a scuretti che permettono l’incastro tra i vari elementi. La progettazione di questo tipo di soluzioni segue alcuni criteri specifici e permette di:
– evitare quadri elettrici a terra;
– evitare cavi esterni al palo;
– avere la possibilità di orientare le telecamere in maniera estetica funzionale;
– sostenere eventuali display o corpi illuminanti.

La piattaforma IoT per le smart cities e le soluzioni correlate

Una volta che hai creato una base solida per il tuo progetto di smart city è il momento di scegliere le soluzioni che rispondono ai singoli bisogni della città. Vediamoli uno alla volta.
Controllo della qualità dell’aria: tra le funzionalità della soluzione all-in-one Smartik c’è anche la possibilità controllare la qualità dell’aria rilevando il livello di pm 10, pm 2.5, CO2 e gas radon. Questa funzionalità può essere utile soprattutto nei pressi delle scuole, delle RSA, dei parchi pubblici o di aree particolarmente inquinate.
Metering dei consumi: Smartik consente anche di controllare i consumi dell’energia elettrica. Così chi amministra una smart city può gestire al meglio l’illuminazione pubblica e tutti i dispositivi che funzionano con energia elettrica (esempio access point, telecamere, colonnine per la ricarica delle bici elettriche…). Si può ottimizzare l’accensione e lo spegnimento oppure rilevare dispositivi non funzionanti e anomalie.
Gestione e controllo del traffico con la videosorveglianza intelligente: per rispondere a questa esigenza consigliamo di utilizzare due soluzioni che si differenziano per il tipo di analisi. Tattile è il leader nella lettura targhe e le sue telecamere consentono di controllare il traffico a scorrimento e di individuare i veicoli per colore, marchio e tipologia.
Le telecamere e il software Avigilon, invece, effettuano la lettura targhe nei punti di accesso a determinate aree, come ad esempio le ZTL. Inoltre consentono anche di rilevare i veicoli in aree chiuse al traffico, anche temporaneamente per rendere più sicuri gli eventi all’interno della smart city.
Più sicurezza con la videosorveglianza intelligente: per garantire la sicurezza all’interno delle smart city consigliamo le telecamere e il software Avigilon. Si tratta della soluzione più completa e dunque perfetta per tutte le esigenze della città intelligente. Le telecamere hanno funzionalità analitiche direttamente a bordo. Questo significa che, oltre ad acquisire le immagini, analizzano i dati di queste immagini e inviano alert al verificarsi di determinati eventi.
Garantire la sicurezza sanitaria durante le emergenze come quella del Covid19: la videosorveglianza intelligente può essere la soluzione ideale anche per aumentare la sicurezza sanitaria e controllare il distanziamento fisico tra le persone. In uno dei nostri recenti articoli abbiamo parlato della soluzione VCA (Video Content Analysis) di Canon, un software di video analisi specifico per la gestione degli assembramenti.

Concludendo, possiamo affermare con certezza che il progetto di una città intelligente è molto articolato e prevede un ecosistema di soluzioni che lavorano per migliorare la qualità della vita dei cittadini e dell’ambiente in cui vivono. In base alle necessità le soluzioni IoT per le smart city rispondono tempestivamente e con precisione. Tutte queste, se ben progettate e integrate danno vita a una città più sicura ed ecosostenibile. Questa è la città del futuro di cui abbiamo bisogno ora.

L'articolo IoT per le Smart Cities sembra essere il primo su Elmat Blog.

]]>
https://www.elmat.com/blog/iot-per-le-smart-cities/feed/ 0
Smartik: l’IoT facile e flessibile che porta l’innovazione nelle aziende https://www.elmat.com/blog/smartik-liot-facile-e-flessibile-che-porta-linnovazione-nelle-aziende/ https://www.elmat.com/blog/smartik-liot-facile-e-flessibile-che-porta-linnovazione-nelle-aziende/#respond Fri, 20 Mar 2020 12:00:29 +0000 https://www.elmat.com/blog/?p=3157 L’Internet delle cose continua a registrare numeri con il segno “più”. È il segnale che sempre più persone ne comprendono le potenzialità, per le smart home, per le smart company e per le smart cities. Noi di Elmat ne siamo convinti già da un po’. E non solo. Siamo convinti che per accelerare l’utilizzo e...

Continua a leggere...

L'articolo Smartik: l’IoT facile e flessibile che porta l’innovazione nelle aziende sembra essere il primo su Elmat Blog.

]]>
L’Internet delle cose continua a registrare numeri con il segno “più”. È il segnale che sempre più persone ne comprendono le potenzialità, per le smart home, per le smart company e per le smart cities.
Noi di Elmat ne siamo convinti già da un po’. E non solo. Siamo convinti che per accelerare l’utilizzo e la diffusione di una tecnologia questa debba essere semplice. Non solo nell’utilizzo ma anche nell’installazione.

È per questo che abbiamo fin da subito creduto nel progetto Smartik, fino a decidere di distribuirlo.
Smartik è una soluzione end to end per l’IoT che ha tre caratteristiche utili per te, system integrator.

Smartik è comoda perché è all-in-one.
La soluzione comprende il software, i device, i sensori e i moduli di rete. In pratica, ha tutto quello che ti serve per implementare da zero un progetto di IoT, come se fosse un prodotto a catalogo pronto per essere installato.

Smartik è facile da installare e da usare
Tutti i componenti sono certificati per operare sinergicamente e sono pronti all’uso. La velocità con cui la puoi implementare e il suo costo non sono paragonabili al vantaggio che porta in termini di trasformazione digitale e monitoraggio dei dati.

Smartik è versatile, sotto ogni punto di vista.
Puoi applicarla a un ampio insieme di utilizzi, è modulare, è espandibile e soprattutto è facilmente integrabile con altri sistemi, fonti di dati e dispositivi. Insomma, è una soluzione unica che puoi adattare a clienti diversi per settore, dimensione e funzioni.
Prima di tutto, puoi selezionare le aree d’interesse e implementare la soluzione per:
– la localizzazione, sia su ambito geografico, sia su aree delimitate;
– il controllo dei consumi di energia, gas, acqua;
– il monitoraggio delle infrastrutture (es. stabilità di edifici, ponteggi) e dell’ambiente (aria e illuminazione);
– la videosorveglianza e il controllo accessi, perché Smartik si integra con Avigilon, Milestone e altri marchi.
Inoltre, la piattaforma e i dispositivi possono essere utilizzati anche separatamente, in abbinamento ad altri sistemi hardware o software, immediatamente o con semplici integrazioni. Allo stesso modo, le aree funzionali di Smartik possono essere ampliate grazie all’impiego di un ampio set di device.

Smartik è sicura perché la raccolta e il trattamento dei dati rispetta gli attuali requisiti di sicurezza e gestione della privacy.

Se ti stai chiedendo a quali clienti può essere utile Smartik, ecco qualche spunto per la sua applicazione:
– edifici civili, aziendali e pubblici;
– macchinari, impianti e stabilimenti di produzione;
– logistica, flotte e cantieri;
– strutture sanitarie e altri ambiti a forte specializzazione;
– smart cities, parcheggi, negozi e grande distribuzione;
– sport, tempo libero, strutture ricreative.

Vuoi saperne di più? Puoi contattare direttamente uno dei nostri esperti.
Se invece vuoi farti un’idea di come funziona Smartik puoi partecipare al webinar in programma per il 24 marzo 2020, alle ore 11.00: puoi iscriverti qui. La registrazione è gratuita: approfittane!

L'articolo Smartik: l’IoT facile e flessibile che porta l’innovazione nelle aziende sembra essere il primo su Elmat Blog.

]]>
https://www.elmat.com/blog/smartik-liot-facile-e-flessibile-che-porta-linnovazione-nelle-aziende/feed/ 0
Rete wireless vs rete cablata https://www.elmat.com/blog/rete-wireless-vs-rete-cablata/ https://www.elmat.com/blog/rete-wireless-vs-rete-cablata/#respond Thu, 13 Feb 2020 06:35:58 +0000 http://www.elmat.com/blog/?p=2410 Quando progetti un’infrastruttura di rete di uno smart building la prima domanda che ti poni è: rete cablata o rete wireless? Proviamo a rispondere! Pro e contro Le soluzioni cablate risultano meno inclini a interruzioni di connessione e sono poco influenzate da fattori locali (muri, pavimenti, armadi, porte). Rispetto al wireless, dunque, l’affidabilità è più...

Continua a leggere...

L'articolo Rete wireless vs rete cablata sembra essere il primo su Elmat Blog.

]]>
Quando progetti un’infrastruttura di rete di uno smart building la prima domanda che ti poni è: rete cablata o rete wireless? Proviamo a rispondere!

Pro e contro
Le soluzioni cablate risultano meno inclini a interruzioni di connessione e sono poco influenzate da fattori locali (muri, pavimenti, armadi, porte). Rispetto al wireless, dunque, l’affidabilità è più alta e anche la velocità di connessione. Inoltre il cavo è sicuro perché la connessione passa attraverso un mezzo fisico: se qualcuno volesse intercettare i dati, dovrebbe entrare fisicamente nella rete locale. D’altro canto la scalabilità di una rete cablata può non essere così semplice: presuppone una pianificazione e dei costi non indifferenti, considerando che già di per sé il costo di una connessione cablata è sempre maggiore di quella wireless. Infine, la scarsa mobilità di una rete cablata potrebbe creare problemi strutturali nel caso di integrazione con device e sensori senza fili.
Le reti wireless sono, al contrario, facilmente scalabili perché richiedono installazioni e configurazioni semplici e veloci: l’estensione della rete è possibile perché la struttura in cui è implementata non rappresenta in alcun modo un ostacolo. Senza contare che sono anche molto più economiche: non si utilizzano cavi, quindi neanche lavori e manodopera. Di contro, una rete wireless è più soggetta alle interferenze causate dalla vicinanza di dispositivi elettronici e queste interferenze di segnale possono influire sulla velocità di trasmissione dati.
Spesso la soluzione ideale è un ibrido: la connettività con rete cablata e anche wireless. Pensa al tuo progetto di networking: come puoi superare i limiti di entrambi i sistemi? Magari sfruttandone proprio i diversi vantaggi!

Quello che ti consigliamo è di pensare alla pianificazione dell’infrastruttura in base alla natura dei dati che vi passano. Per esempio, puoi costruire una rete cablata all’esterno di uno smart building e una rete wireless al suo interno. Così alzi il livello di sicurezza informatica: previeni gli attacchi hacker emettendo segnali di disturbo intorno al proprio perimetro. La sicurezza di una rete infatti dipende anche e soprattutto dal modo in cui è stata pensata e sviluppata l’infrastruttura di rete.

Come mettere in sicurezza i dispositivi IoT
I dispositivi IoT sono ormai il presente. I dati di Eriksson affermano che nel 2019 i device IoT a corto raggio nel mondo hanno rappresentato il 43,4% di tutti i dispositivi connessi. Negli anni il loro numero è cresciuto e questa crescita non sembra fermarsi, secondo le previsioni. Aumentare la sicurezza dei dispositivi IoT dunque è fondamentale.

Fortificare il network IoT della propria azienda significa impostare password e sistemi di autenticazione complessi, che non siano facilmente violabili. I sistemi di protezione devono essere elevati, le credenziali d’accesso robuste. Per proteggere la trasmissione dei dati tra le varie macchine aziendali connesse, l’intera rete informatica dovrà necessariamente essere cifrata per neutralizzare gli attacchi hacker. Insomma, i primi passi da fare sono rimodellare il reparto IT e la sicurezza informatica e diffondere la cultura necessaria a raffinare i palati di costruttori e architetti hardware e software.

A prescindere dai pro e contro che abbiamo analizzato, la scelta deve essere ponderata e derivare da un’analisi delle possibili soluzioni e del caso specifico. I criteri di cui tenere conto sono tanti: sicurezza della rete, affidabilità dell’infrastruttura, velocità di trasmissione dati, costi, utilizzo di energia e interoperabilità. Se vuoi un aiuto a orientarti in questo scenario complesso, scrivici! I nostri professionisti sono a tua disposizione per darti i consigli che cerchi.

L'articolo Rete wireless vs rete cablata sembra essere il primo su Elmat Blog.

]]>
https://www.elmat.com/blog/rete-wireless-vs-rete-cablata/feed/ 0
Conoscere i trend di Digital Transformation per sviluppare progetti innovativi vincenti https://www.elmat.com/blog/conoscere-i-trend-di-digital-transformation-per-sviluppare-progetti-innovativi-vincenti/ https://www.elmat.com/blog/conoscere-i-trend-di-digital-transformation-per-sviluppare-progetti-innovativi-vincenti/#respond Thu, 29 Aug 2019 07:00:41 +0000 https://blog.elmat.com.n22948-why01.linp021.arubabusiness.it/?p=3000 Nella Gazzetta Ufficiale è stata pubblicata la legge n°58/2019, la legge di conversione del Decreto Crescita. Nell’art. 29 si parla di Digital Transformation: sono previste agevolazioni fino al 50% dei costi sostenuti per progetti “trasformazione tecnologica e digitale” con importo di spesa non inferiore a 50mila euro. Questi incentivi ai progetti di Digital Transformation possono...

Continua a leggere...

L'articolo Conoscere i trend di Digital Transformation per sviluppare progetti innovativi vincenti sembra essere il primo su Elmat Blog.

]]>
Nella Gazzetta Ufficiale è stata pubblicata la legge n°58/2019, la legge di conversione del Decreto Crescita. Nell’art. 29 si parla di Digital Transformation: sono previste agevolazioni fino al 50% dei costi sostenuti per progetti “trasformazione tecnologica e digitale” con importo di spesa non inferiore a 50mila euro.

Questi incentivi ai progetti di Digital Transformation possono essere d’aiuto a quelle aziende che vogliono mettere in atto un cambiamento radicale, integrando la tecnologia digitale in tutte le sue aree. Si tratta di adottare l’innovazione, di capire quale progetto è più utile allo sviluppo aziendale. E per fare questo, le aziende devono essere consapevoli di quali siano i trend di Digital Transformation previsti per il 2020.

Data Mining, AI e Machine Learning
Blockchain
IoT
Cloud
AI conversazionale

Data Mining, AI e Machine Learning

I dati sono fondamentali per le aziende perché aiutano a prendere le decisioni migliori in ogni area: vendite, acquisti, strategia, risorse umane… Grazie al data mining, le aziende possono avere a disposizione una grande quantità di dati che possono essere analizzati usando l’AI e il Machine Learning per fare analisi predittive, migliorare i propri processi e innovare. Oggi le aziende utilizzano una bassissima percentuale dei dati che possiedono ma il trend è in crescita perché si prevede che la percentuale di dati che si userà in futuro sarà sempre più alta.

Blockchain

La blockchain ormai non è più una novità infatti ciò che è interessante sarà la sua evoluzione, ovvero come sarà utilizzata dalle aziende. Si tratta di capire come sfruttare il vero potenziale della blockchain per realizzare nuovi ecosistemi e modelli di business. Un esempio è l’uso che ne fa Kodak, che sta creando una piattaforma per i diritti di immagine basata sulla blockchain.

IoT

Il numero di dispositivi connessi a internet è in aumento. Questo significa che i sensori IoT raccolgono una considerevole mole di dati preziosi per le aziende. Allo stesso tempo, queste ultime comprendono il valore dei dati e la necessità di analizzarli per trarne conclusioni utili a livello strategico. Insomma, finalmente le aziende stanno capendo quale sia il risvolto positivo di questa tecnologia e si stanno organizzando per studiare i dati e trasformarli in vantaggio competitivo.

Cloud

Il cloud è strettamente correlato a tutti questi trend: le aziende hanno bisogno di più spazio per una quantità di dati che continua a crescere e hanno bisogno di infrastrutture sempre più potenti e performanti. Si conferma anche l’ascesa di PaaS (Platform as a Service), IaaS (Infrastructure as a Service) e SaaS (Software as a Service).

AI conversazionale

Queste tecnologie sono ancora lontane dall’essere perfette: non riescono a seguire conversazioni complesse e a capire le sfumature di emozioni del linguaggio umano. Nel 2020 si migliorerà ma non ancora in maniera epocale. Quello che invece identifica l’AI conversazionale come un trend in crescita è l’utilizzo sempre maggiore delle interfacce utente vocali. Non stiamo parlando solo dell’uso consumer di Amazon Alexa, Google e Siri, ma anche dell’inizio di un utilizzo B2B. Probabilmente l’interfaccia utente conversazionale verrà adottata sui sistemi aziendali esistenti, come le piattaforme IaaS.

Questi 5 trend di Digital Transformation possono trasformarsi in progetti interessanti che mirano a dare uno sviluppo positivo alle aziende. Certo, bisogna adattarsi al cambiamento ma è di sicuro il primo passo per innovarsi e per andare oltre i propri limiti. E gli incentivi sulla Digital Transformation sono di certo un ottimo stimolo per iniziare questo percorso.

L'articolo Conoscere i trend di Digital Transformation per sviluppare progetti innovativi vincenti sembra essere il primo su Elmat Blog.

]]>
https://www.elmat.com/blog/conoscere-i-trend-di-digital-transformation-per-sviluppare-progetti-innovativi-vincenti/feed/ 0
ELMAT – INNOVATION DAY 2018 https://www.elmat.com/blog/elmat-innovation-day-2018/ https://www.elmat.com/blog/elmat-innovation-day-2018/#respond Thu, 25 Oct 2018 13:43:11 +0000 http://www.elmat.com/blog/?p=2767 Organizzato da Elmat Spa, ormai riconosciuto come uno dei più importanti “Value Added Distributor” del settore videosorveglianza, reti/networking e sicurezza, ELMAT INNOVATION DAY 2018 ti attende a Padova per ricordarti ancora una volta che ogni futuro possibile nasce dal sapere cogliere le potenzialità del presente . Il convegno-expo targato Elmat è pronto a far emergere...

Continua a leggere...

L'articolo ELMAT – INNOVATION DAY 2018 sembra essere il primo su Elmat Blog.

]]>
Organizzato da Elmat Spa, ormai riconosciuto come uno dei più importanti “Value Added Distributor” del settore videosorveglianza, reti/networking e sicurezza, ELMAT INNOVATION DAY 2018 ti attende a Padova per ricordarti ancora una volta che ogni futuro possibile nasce dal sapere cogliere le potenzialità del presente .

Il convegno-expo targato Elmat è pronto a far emergere in contesti dinamici le più importanti novità nel campo della Videosorveglianza, della trasmissione Wireless, della Sicurezza Informatica e degli Ecosistemi Smart, in un contesto espositivo stimolante e accattivante, all’insegna dell’innovazione e dell’integrazione delle soluzioni.
Si vedranno alternarsi al microfono esperti del settore e rappresentanti dei maggiori brand in un vicendevole alimentarsi di idee e visioni capaci di interagire e confrontarsi, regalandoci scorci di futuro e nuove opportunità. I visitatori avranno poi modo di assistere agli speech in programma e contestualmente toccare con mano le novità presentate dai brand stessi per un’esperienza totale a 360 gradi.
Elmat, in qualità di promotore dell’evento e con la partecipazione dei suoi principali vendor e partner, accoglierà infatti aziende e professionisti della sicurezza in un ambiente trasversale ed in costante movimento, in cui case history, nuove strategie commerciali e applicazioni live delle innovazioni proposte si intersecheranno organicamente con scenari di mercato attuali e futuribili.
Attenzione particolare verrà posta sull’integrazione delle soluzioni proposte dai vari partner, nonchè del segmento IoT. La progressione verso un mondo sempre più connesso, dove il machine-to-machine diventa protagonista porta con sè la necessità impellente di fornire risposte sempre più smart, e interconesse, che facciano leva in primis su affidabilità e semplicità.
ELMAT INNOVATION DAY e un’occasione unica per acquisire preziose conoscenze e approfondire tematiche in ambito sia tecnologico che normativo, e un incentivo imperdibile per sviluppare il proprio business e accrescere la propria competitività.
Elmat Innovation Day 2018 si svolgerà il 21 Novembre presso il Four Points by Sheraton di Padova dalle ore 09:00 alle ore 19:00.
L’evento è a ingresso gratuito con registrazione online all’indirizzo: https://tinyurl.com/y748qcld

L'articolo ELMAT – INNOVATION DAY 2018 sembra essere il primo su Elmat Blog.

]]>
https://www.elmat.com/blog/elmat-innovation-day-2018/feed/ 0
BYOD & IOMT – FENOMENI EMERGENTI NELLA WI-FI SECURITY https://www.elmat.com/blog/byod-iomt-fenomeni-emergenti-nella-wi-fi-security/ https://www.elmat.com/blog/byod-iomt-fenomeni-emergenti-nella-wi-fi-security/#respond Tue, 02 Oct 2018 09:05:22 +0000 http://www.elmat.com/blog/?p=2755 Il BYOD (Bring Your Own Device, in italiano “porta il tuo dispositivo”,) sta portando anche nelle scuole degli enormi vantaggi, stimolando collaborazione e organizzazione tra gli studenti, e consentendo alle scuole di risparmiare e destinare i fondi a progetti importanti. Tuttavia, il BYOD fa emergere anche serie preoccupazioni per la sicurezza. I dispositivi mobili sono...

Continua a leggere...

L'articolo BYOD & IOMT – FENOMENI EMERGENTI NELLA WI-FI SECURITY sembra essere il primo su Elmat Blog.

]]>
Il BYOD (Bring Your Own Device, in italiano “porta il tuo dispositivo”,) sta portando anche nelle scuole degli enormi vantaggi, stimolando collaborazione e organizzazione tra gli studenti, e consentendo alle scuole di risparmiare e destinare i fondi a progetti importanti. Tuttavia, il BYOD fa emergere anche serie preoccupazioni per la sicurezza. I dispositivi mobili sono ad alto rischio di minacce informatiche poiché possono essere compromessi quando usati fuori dalla rete scolastica.

L’implementazione del BYOD inoltre richiede spese in termini di aggiornamento dell’infrastruttura IT e garanzie solide che la rete possa supportare e gestire il BYOD senza causare crash del sistema. Molti dei siti preferiti dagli studenti sono siti di social media (ad esempio Facebook, Twitter ecc.) che sono spesso presi di mira da malware e virus e pertanto è cruciale assicurarsi che una protezione appropriata sia presente sui dispositivi. Questa può includere gli ultimi aggiornamenti della protezione da virus, l’implementazione di una politica per le password, o ancora, un sistema di timeout che blocchi il dispositivo in caso di attacco.

Sono svariati i dispositivi fisici che gli studenti possono portare a scuola, e includono laptop, notebook, telefoni cellulari, tablet, etc. Tutti hanno i loro problemi di sicurezza individuali che le scuole dovrebbero affrontare, come ad esempio problemi di sicurezza dei dati e delle informazioni, tra cui password dimenticate, accesso non autorizzato, perdita e manipolazione di dati e così via.

Tuttavia c’è un enorme potenziale di crescita per tutti, quindi la domanda che sorge è: è possibile integrare il BYOD con sistemi di sicurezza adeguati?

Quando si introduce il BYOD in una scuola, è importante innanzitutto che le scuole istituiscano politiche normative di condotta che rendano chiare le definizioni di ciò che è accettabile e ciò che non lo è (valide sia per gli insegnanti che per gli studenti) al fine di assicurare la migliore esperienza di apprendimento possibile.

WatchGuard aiuta questo ed altri tipi di realtà a mettere al sicuro le connessioni mobili ogni giorno tramite:

  • filtraggio dei contenuti attraverso strumenti per potenziare la sicurezza nella rete e implementare tutele per la produttività.
  • Prevenzione delle intrusioni (WIPS Wireless Intrusion Prevention System) per difendere la rete wireless dalle minacce.
  • Visibilità avanzata dell’uso di Internet da parte di studenti e docenti.

Dove però la situazione si fa ancor più critica è il settore dell’IoT (Internet of Things), soprattutto nella sua declinazione di IOMT (Sicurezza dell’Internet of Medical Things)

L’Internet of Medical Things sta trasformando il settore sanitario, ridefinendo il modo in cui interagiamo, guariamo, viviamo e impariamo a stare meglio. Tutti i dispositivi integrati, come defibrillatori, microinfusori, pacemaker e così via lavorano su Wi-Fi trasformandosi di default in target sensibili per gli hacker che, approfittando del livello di sicurezza solitamente basso ed una media di 10/15 dispositivi per letto, raggiungono un potenziale di danno elevatissimo.

Watchguard a riguardo ha elaborato una strategia ottimale per questi rischi partendo da una segmentazione IoT seguita da una protezione della rete Wi-Fi con gestione tramite cloud.

Altro nodo nell’evoluzione tecnica è la telemedicina, che sta conquistando sempre di più spazio e fiducia nei pazienti fornendo follow-up soddisfacenti e un tracking delle anamnesi efficienti senza peraltro dover sottrarre tempo al lavoro con inutili spostamenti. Al contempo però questo crescente ammontare di dati sensibili è ghiotta preda per cyberattacchi, e la transizione verso un sistema sanitario che dia valore al paziente diventa alquanto delicata. Il settore sanitario è diventato terreno fertile per le estorsioni ransomware, e considerata l’importanza della posta in gioco gli ospedali sono naturalmente più propensi di altri a pagare i criminali affinché riattivino i sistemi critici.

Un semplice dato renderà lampante questa discrepanza tra volere e potere: ad oggi ci vogliono ben 123,5 giorni perché le strutture sanitarie semplicemente si accorgano che un problema ha avuto luogo e le tempistiche si dilatano maggiormente per le dovute contromisure. Su scala globale il problema si fa allarmante con una scia di computer infetti pari a circa 200.000 unità distribuite in ben 150 paesi nel mondo. La proliferazione di questi attacchi è un chiaro indicatore del fatto che una sicurezza stratificata di livello enterprise non deve più essere considerata un lusso, ma una necessità per ogni organizzazione.

Poiché le minacce sono sempre in evoluzione, le difese non devono essere da meno e pertanto su questo impervio versante Watchguard è pronto a mettere sul tavolo adeguate contromisure partendo da una verifica dell’identità blindata, un accesso remoto protetto e garanzia di prestazioni ottimali.

La Total Security Suite di WatchGuard fornisce un set completo di servizi di sicurezza coordinati, che comprende APT Blocker e Threat Detection and Response. Questi strumenti aggiungono analisi comportamentale e intelligenza correlata, che bloccano il malware apportando correzioni quasi in tempo reale.

A ciò va come di consueto ad affiancarsi una formazione del personale che sia allineata con un approccio alla sicurezza sempre aggiornato e che copra l’organigramma dei dipendenti nella sua interezza.

Ulteriore tassello in questa adozione di criteri necessari è l’HIPAA. Entrato un vigore nel 1996 (Health Insurance Portability and Accountability Act) fissa lo standard per la protezione dei dati dei pazienti negli Stati Uniti. La mancata conformità agli standard prevede sanzioni da centinaia di milioni di dollari nonché la consequenziale perdita di credibilità con potenziale revoca delle licenze mediche. Si può perciò comprendere quanta importanza abbia questo aspetto nel regolamentare e proteggere i propri dati sensibili.

Watchguard copre questi rischi con policy e procedure standardizzate grazie alle quali la vostra organizzazione può essere funzionale all’indirizzamento del personale verso pratiche più sicure con un occhio di riguardo per la gestione delle password, la memorizzazione/uso dei dati protetti sulla salute, la crittografia, le procedure di scambio dei dati protetti sulla salute, filtri per la privacy ecc.

Nel form al link sottostante troverete un prezioso e-book che vi guiderà in questo delicato quanto importante percorso sciogliendo ogni possibile nodo. Una esaustiva panoramica del settore, con annessi step per tenere il passo con l’evoluzione delle nuove risorse, saranno pronti ad accogliervi e introdurvi in questi fenomeni emergenti.

https://bit.ly/2NTXwox

[contact-form-7 id=”2754″ title=”WATCHGUARD – BYOD”]

L'articolo BYOD & IOMT – FENOMENI EMERGENTI NELLA WI-FI SECURITY sembra essere il primo su Elmat Blog.

]]>
https://www.elmat.com/blog/byod-iomt-fenomeni-emergenti-nella-wi-fi-security/feed/ 0
Bandwich: soluzioni IoT semplici ed efficaci https://www.elmat.com/blog/bandwich-soluzioni-iot-semplici-ed-efficaci/ https://www.elmat.com/blog/bandwich-soluzioni-iot-semplici-ed-efficaci/#respond Tue, 12 Dec 2017 10:29:38 +0000 http://www.elmat.com/blog/?p=2007 Partiamo dalle curiosità: il nome Bandwich è la sincrasi nata dalla combinazione di “bandwidth” e “sandwich”: larghezza di banda e un bel panino. Potrebbe sembrare strano e la prima domanda che sorge spontanea è “cosa c’entrano le frequenze utilizzate per trasmettere dei messaggi con un panino farcito a strati?”. A parte che i panini c’entrano...

Continua a leggere...

L'articolo Bandwich: soluzioni IoT semplici ed efficaci sembra essere il primo su Elmat Blog.

]]>
Partiamo dalle curiosità: il nome

Bandwich è la sincrasi nata dalla combinazione di “bandwidth” e “sandwich”: larghezza di banda e un bel panino. Potrebbe sembrare strano e la prima domanda che sorge spontanea è “cosa c’entrano le frequenze utilizzate per trasmettere dei messaggi con un panino farcito a strati?”. A parte che i panini c’entrano sempre… A parte il nome, tanto fantasioso quanto azzeccato, il concetto racchiude perfettamente la nostra idea: creare un sistema di scambio dati tramite un dispositivo il più possibile custom, che sia quindi componibile in base alle esigenze, ai casi d’uso e agli ambienti in cui dev’essere implementato. Strato dopo strato appunto.

Chi siamo: il team

Siamo una giovane start-up innovativa con sede a Treviso. La nostra squadra è formata da ragazzi giovani e in gamba, modestia a parte. Affiatati q.b. e sicuramente focalizzati sull’obiettivo, sia quello micro del quotidiano, sia quello macro, più a lungo termine. Il progetto Bandwich è nato all’incirca due anni fa, dall’idea di Federico Lotta, il nostro CTO, smanettone per natura e contento come una Pasqua quando arrivano regali tecnologici a Natale. Amante delle sfide digitali ha giustamente avuto la brillante idea di unire l’utile al dilettevole, mettendo la sua passione a disposizione di un progetto per lo sconfinato e attuale mondo dell’IoT e di tutto quello di cui sentiamo parlare sempre più: Industry 4.0, Big Data, Smart City, AI, machine learning e chi più ne ha, più ne metta. Per sviluppare i software, c’è bisogno di man forte da parte del resto del team di developer che, giorno dopo giorno, affronta le insidie di ogni tipologia di linguaggio di programmazione. Quotidianamente vengono quindi scritte innumerevoli righe di codice che generano un sistema complesso in cui hardware e software diventano una cosa sola, utile a rispondere a svariate esigenze di monitoraggio ambientale e controllo di consumi, in strutture sia pubbliche che private.

Cosa facciamo: i sensori

E qui arriva il bello, il nocciolo della questione. Il sistema Bandwich è stato pensato, studiato e sviluppato per fornire maggior efficienza di servizi. Attualmente si compone di un insieme di sei moduli, dotati di vari sensori, per raccogliere informazioni che rispondano alle più svariate esigenze. Qualche esempio pratico può essere utile e illuminante. Per le smart city, i nostri sensori possono essere installati per gestire il flusso del traffico, rilevando possibili ingorghi e riducendo la congestione. Oppure segnalare eventuali perdite d’acqua o straripamenti di tombini, può avvisare nel caso di malfunzionamento di qualche lampione o essere utile per gestire il sistema di smaltimento rifiuti. Nel campo dell’industria, può controllare i consumi energetici e avvisare tramite un alert quando si verifica qualche anomalia, può gestire quindi dei flussi di corrente, ma anche di acqua o gas. Può monitorare l’ambiente, l’aria condizionata, i livelli di temperatura e umidità. Nella logistica può mantenere sotto controllo le risorse di stoccaggio e monitorare i trasporti. Si adatta perfettamente anche a beni mobili quindi. O ancora, in agricoltura per esempio, i nostri sensori possono raccogliere informazioni sulla qualità del suolo o sulla crescita delle colture, il loro bisogno d’acqua e così via.

Insomma, i campi d’applicazione sono molteplici e il punto a favore del sistema Bandwich è che può essere combinato per rispondere alle richieste più disparate. È un sistema custom che si adatta perfettamente a diversi ambienti che, vista la tendenza a digitalizzare tutti i processi produttivi e non solo, dovranno diventare sempre più smart, migliorando e ottimizzando l’organizzazione delle attività. Inoltre, cosa molto importante, i nostri sensori sono facilmente configurabili ed installabili e possono essere gestiti comodamente tramite smartphone grazie all’app dedicata.

Come avrete capito, ci sono un bel po’ di ingredienti nel nostro panino. E se volete saperne di più, visitate il nostro sito.

L'articolo Bandwich: soluzioni IoT semplici ed efficaci sembra essere il primo su Elmat Blog.

]]>
https://www.elmat.com/blog/bandwich-soluzioni-iot-semplici-ed-efficaci/feed/ 0
RFid per la logistica e l’inventario https://www.elmat.com/blog/rfid-per-la-logistica-e-l-inventario/ https://www.elmat.com/blog/rfid-per-la-logistica-e-l-inventario/#respond Tue, 27 Jun 2017 07:00:40 +0000 http://www.elmat.com/blog/?p=1754 Ecco come le nuove tecnologie di prossimità aiutano le aziende nel quotidiano In un precedente post avevamo già parlato della tecnologia RFid e delle sue potenzialità, con focus sull’implementazione degli asset aziendali, grazie anche ad applicazioni come CheckMe, sulla quale potete trovare maggiori informazioni qui. Il focus di oggi invece riguarda i vantaggi della tencologia...

Continua a leggere...

L'articolo RFid per la logistica e l’inventario sembra essere il primo su Elmat Blog.

]]>
Ecco come le nuove tecnologie di prossimità aiutano le aziende nel quotidiano

In un precedente post avevamo già parlato della tecnologia RFid e delle sue potenzialità, con focus sull’implementazione degli asset aziendali, grazie anche ad applicazioni come CheckMe, sulla quale potete trovare maggiori informazioni qui. Il focus di oggi invece riguarda i vantaggi della tencologia RFid per la logistica e l’inventario.

RFid per la logistica e l’inventario

L’applicazione degli RFid per la logistica e l’inventario è generalmente realizzata con l’utilizzo di lettori palmari e portatili di frequenza uhf che permettono letture da a 4-6 metri di distanza.

Anche lettori fissi Uhf che controllano aree estese di un negozio o magazzino sono sempre più usati.

Le letture multiple e rapide dei tag fissati sugli oggetti da inventariare, mediante un collegamento di rete IP o Wifi, permettono a software specialistici, realizzati ad hoc, di fare un inventario rapido.

Questa operazione ha ridotto notevolmente i tempi, ad esempio da 20-30 minuti invece che parecchie ore di lavoro, permettendo il Just In Time del rifornimento merce mancante nello scaffale oppure l’inventario fiscale di fine anno. Tutta la filiera del trasporto beneficerà di questa tecnologia.

La realizzazione di un portale RFid mediante tecnologia Uhf o mediante tecnologia Hf è ad oggi l’automazione dell’industria più evoluta, che permette le letture automatiche di oggetti oppure cose dotate di tag in una fase automazione industriale.

Il tracciamento può proseguire durante il trasporto e nella gestione nei negozi, fino ad arrivare all’After sale.

RFId per la logistica 1

Naturalmente servirà definire bene il materiale per la costruzione del tag e in quale zona del bene da produrre dovrà essere applicato. È importante tenere conto che esso a contatto con i diversi materiali perderà sensibilità utile ad avere una buona lettura ripetitiva al 100%.

Cosa serve per gestire l’RFId?

Il tag

  • Nelle applicazioni più diffuse è assimilabile ad un’etichetta che viene applicata sull’oggetto

Il lettore

  • I lettori mobili sono del tutto simili ai lettori di codici a barre wireless
  • Si utilizzano lettori fissi per leggere i tag senza che nessun operatore compia delle azioni

L’antenna

  • È l’elemento che di fatto realizza la comunicazione con il tag (integrata in quelli mobili, posizionabile ed orientabile per quelli fissi)

Il middleware

  • È un piccolo applicativo software che permette al sistema informativo del cliente di comunicare con i lettori RFid
Perché il tag RFid è utile all’industria durante la filiera produttiva?

Identificazione univoca

  • Il tag RFid applicato su un oggetto lo rende automaticamente un oggetto unico
  • Per l’RFid non esistono elementi uguali, anche se appaiono uguali

Lettura a distanza e protetta

  • Il tag RFid comunica con il lettore anche se non in vista o se distante (anche parecchi metri) da esso. Il codice a barre invece necessita della vicinanza al lettore
  • Il tag Rfid può usare password per comunicare

Lettura di massa

  • Il lettore Rfid legge centinaia di tag contemporaneamente, a differenza del codice a barre che legge un’etichetta alla volta

Lettura e scrittura dati

  • Nel tag Rfid possono essere scritti, letti e modificati (anche parecchie volte) i dati necessari
  • Lettura, scrittura e modifica possono essere gestite da password
Com’è fatto un tag passivo

Il tag è il componente più importante in un sistema perché è in grado di identificare il bene al quale viene inserito oppure incollato. È costituito da un chip e da un’antenna.

Quando viene coinvolto dal campo elettrico per la tecnologia Uhf, mentre nel hf campo magnetico di un lettore, mediante l’energia indotta dall’antenna il tag è in grado di comunicare con il lettore.

L’antenna può essere realizzata da procedimenti chimici e galvanici, oppure essa può essere realizzata con filo sottilissimo di rame (0.075mm). Normalmente le frequenze più utilizzate sono due HF 13,56 Mhz. e UHF 860-960 Mhz.

L’antenna del tag provvederà a trasmettere al lettore l’identificativo, il codice in esso contenuto (all’interno del chip) e gli eventuali dati scritti.

Questa trasmissione avviene senza che vi sia un contatto fisico, bensì ad una distanza che può variare da pochi millimetri ad alcuni metri da 2 a 10 mt, tenendo conto anche della potenza del lettore RFid e delle dimensioni fisiche del tag.

I tag HF tipicamente arrivano ad una distanza di lettura di 1 mt. Mentre i tag UHF arrivano da 2 a circa 10 metri. I disturbi presenti nell’ambiente e quelli dei materiali ai quali il tag è immerso oppure incollato possono causare riduzioni di portata di lettura.

In casi come questi, con condizioni ambintali critiche, il tag con antenna a filo di rame è più efficace per due ragioni:

  • può recuperare la perdita venendo costruito ad hoc, variando l’impedenza dell’antenna cioè del design di questa applicazione per adattarsi al disturbo, recuperando così portata di lettura.
  • la seconda è che il sottile filo di rame è in grado di diffondere meglio la radiofrequenza, con una maggiore intensità rispetto alla classica antenna ottenuta da lavorazione galvanica.

In caso di letture in ambienti non disturbati e con il tag appeso senza disturbi causati dai materiali, anche il tag con antenna galvanica è in grado di dare delle buone performance di lettura. Quest’ultimo inoltre è più economico, essendo anche prodotto con alte economie di scala.

RFId per la logistica 2

RFId per la logistica 3

RFId per la logistica 4

Se sei interessato ad avere maggiori informazioni sulle soluzioni Rfid per la logistica e l’inventario, contattaci.

L'articolo RFid per la logistica e l’inventario sembra essere il primo su Elmat Blog.

]]>
https://www.elmat.com/blog/rfid-per-la-logistica-e-l-inventario/feed/ 0